Cinque persone sono state condannate per le violenze contro i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv ad Amsterdam
Martedì un tribunale dei Paesi Bassi ha condannato cinque persone per le violenze compiute il 7 novembre ad Amsterdam contro alcuni tifosi della squadra di calcio israeliana Maccabi Tel Aviv. Il processo è stato estremamente rapido: su cinque persone, inoltre, quattro sono state condannate a pene detentive (da uno a sei mesi), nonostante i reati di cui sono stati giudicati colpevoli – violenza di gruppo e incitamento alla violenza di gruppo – non vengano normalmente puniti col carcere.
Le violenze al centro del processo sono state compiute in occasione della partita di Europa League tra l’Ajax, una squadra di Amsterdam, e il Maccabi Tel Aviv. Erano iniziate fin dall’arrivo dei tifosi del Maccabi Tel Aviv in città, che avevano provocato disordini nel centro intonando canti di odio rivolti alla Palestina, strappando bandiere palestinesi dai balconi e aggredendo un tassista. Nella notte dopo la partita gruppi di persone, alcune delle quali urlavano slogan di sostegno alla Palestina o antisemiti, avevano inseguito o attaccato brutalmente singoli o gruppi di tifosi israeliani in luoghi diversi della città.
In quell’occasione erano state arrestate oltre 60 persone, dieci delle quali residenti in Israele: il processo è ancora in corso e il tribunale deve esprimersi su altri casi, e un centinaio di altre persone sono attualmente indagate. Alcuni degli imputati condannati martedì facevano parte di un gruppo WhatsApp di centinaia di persone in cui alcuni membri avevano esplicitamente detto di essere intenzionati ad aggredire persone ebree, e in cui erano state condivise posizioni e movimenti dei tifosi israeliani.
– Leggi anche: Che cosa è successo ad Amsterdam, daccapo