In Iran è di nuovo possibile accedere a WhatsApp e Google Play, banditi durante le proteste nel 2022
Martedì il governo iraniano ha revocato il divieto di accedere a WhatsApp e Google Play che aveva imposto più di due anni fa, durante le proteste di massa contro il governo cominciate in reazione alla morte di Mahsa Amini, una donna iraniana di 22 anni morta in carcere dopo essere stata arrestata perché non indossava correttamente il velo. Secondo l’agenzia di stampa iraniana IRNA la decisione è stata presa in una riunione guidata dal nuovo presidente Masoud Pazeshkian, riformista, che aveva promesso di rimuovere le restrizioni sulle piattaforme digitali durante la sua campagna. Nel paese rimangono bloccati servizi come Facebook, X e YouTube, ma molti cittadini riescono ad accedervi usando proxy e VPN.