I gruppi armati siriani che hanno rovesciato il regime di Assad hanno accettato di sciogliersi per confluire in un unico esercito
Martedì il nuovo governo siriano ha annunciato che Ahmed al Sharaa, che prima si faceva chiamare Abu Mohammed al Jolani, ha fatto un accordo con gli altri gruppi armati siriani che avevano rovesciato il regime di Bashar al Assad: l’accordo prevede lo scioglimento di tutti i gruppi – compreso Hayat Tahrir al Sham (HTS), quello di cui al Sharaa è il leader – e la loro integrazione in un’unica forza militare. L’unico gruppo escluso dall’accordo è quello delle Forze democratiche siriane (SDF), coalizione dominata dai curdi che combatté lo Stato islamico in Siria appoggiata dagli Stati Uniti.
La nuova forza militare sarà controllata dal ministero della Difesa siriano guidato da Murhaf Abu Qasra, l’ex capo dell’ala militare di HTS.
Al Sharaa aveva anticipato l’intenzione di sciogliere i gruppi già la scorsa settimana. Non è chiaro come avverrà questo passaggio, la cui realizzazione però sarebbe molto importante perché dimostrerebbe la volontà di al Sharaa di non usare la propria milizia per dominare la Siria, ma di volerla inserire dentro a un sistema istituzionale più solido.