Il parlamento di El Salvador ha approvato una legge che consente di riprendere le attività minerarie all’interno del paese
Lunedì il parlamento di El Salvador, stato dell’America centrale, ha approvato una legge per abolire il divieto di condurre attività minerarie all’interno del paese, in vigore da sette anni. La legge, proposta dal presidente autoritario Nayib Bukele e approvata con 57 voti a favore e 3 contrari, consentirà alle compagnie di estrarre metalli – e in particolare l’oro, di cui El Salvador ha grande disponibilità – in tutto il territorio del paese, con l’eccezione delle riserve naturali e dei bacini idrografici. La legge vieterà inoltre di utilizzare il mercurio nelle attività estrattive, e obbligherà le aziende interessate ad aprire una miniera a stipulare un accordo di collaborazione con il governo.
I gruppi ambientalisti locali ritengono che la legge rappresenti una minaccia per l’ambiente e la salute dei salvadoregni. Bukele, che era stato riconfermato come presidente di El Salvador a febbraio, ritiene invece la legge molto vantaggiosa per l’economia locale, perché in grado di sfruttare riserve auree di cui ha stimato un valore di circa tremila miliardi di euro.
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