Un regalo di Natale al giorno: -2
Una donazione per sostenere una causa in cui credete, e far felice più di una persona
Anche questo dicembre, come ogni anno da qualche tempo, la redazione di Consumismi scandaglia i negozi online per trovare idee originali utili a chi vuole fare i regali di Natale o è in qualche modo costretto. Sul Post quindi pubblichiamo un regalo di Natale al giorno fino al 24 dicembre e ogni mercoledì mandiamo una newsletter con quelle e molte altre idee (ci si iscrive qui). Se poi non trovate veramente niente che faccia al caso vostro, ricordatevi che c’è sempre la mozione Flanagin.
Fare i regali a due giorni da Natale è una corsa contro il tempo e la possibilità di risolvere il problema incartando la prima cosa che vi capita a tiro è molto alta. Invece di fare un regalo a caso, che probabilmente non piacerà a nessuno, ve ne proponiamo uno che potrebbe piacere non solo a chi lo riceverà, ma anche a molte altre persone: una donazione a un’associazione non profit o a un ente che sostenga una causa in cui credete e in cui crede la persona a cui la dedicherete. Di associazioni non profit che operano grazie alle donazioni ce ne sono a migliaia, qui ne abbiamo selezionate un po’, comprese alcune meno famose ma sufficientemente strutturate da ispirare fiducia e solidarietà anche in chi non le conosce direttamente.
Salvataggio di persone migranti in mare. L’italiana Medici Senza Frontiere è un’organizzazione umanitaria che fornisce assistenza medica in tutto il mondo: oggi è attiva in 80 paesi e ha più di 65mila operatori. Se volete saperne di più su come lavora, a marzo dell’anno scorso il giornalista del Post Luca Misculin lo ha raccontato nel podcast La nave, di cui è uscito un nuovo episodio pochi giorni fa sullo smantellamento della Geo Barents. Se volete ascoltarlo o farlo ascoltare, lo trovate qui. Ci sono molte altre ong che si occupano di salvataggi in mare e alcune di queste ve le abbiamo segnalate anche in passato, come le tedesche SOS Humanity, Sea-Watch e Mission Lifeline, l’internazionale SOS Méditerranée, l’italiana ResQ e la spagnola Open Arms.
Aiuto alle persone migranti sulla terraferma. In Italia ci sono molte organizzazioni che si occupano di aiutare le persone migranti a inserirsi nella società o a difendere i propri diritti. Ad esempio a Milano c’è Naga, un’associazione laica di volontariato che garantisce «assistenza sanitaria, legale e sociale gratuita a cittadini stranieri irregolari e non, a rom, sinti, richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tortura». Il 99 per cento delle persone che ci lavorano sono volontari e il 29 per cento dei fondi usati proviene da donazioni private.
Diritti nei campi profughi. Second Tree è un’associazione composta da volontari che si occupa di istruzione, integrazione e benessere delle persone che vivono nei campi per profughi della Grecia settentrionale. In particolare l’obiettivo è fornire loro gli strumenti per poter affrontare la quotidianità, formare una comunità e iniziare un processo di integrazione. Da qui si possono donare 10, 40 o 100 euro (o un importo personalizzato). Vento di terra è un’associazione italiana, con sede a Rozzano, nata a partire dall’esperienza dei suoi fondatori nei campi profughi palestinesi. Oggi ha all’attivo una serie di progetti educativi e di sostegno – dalle cliniche mobili all’accesso all’acqua al supporto per i piccoli artigiani – in varie parti del mondo, dalla Palestina alla Giordania, da Haiti al Camerun.
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Terapia ricreativa. L’Associazione Dynamo Camp Onlus gestisce l’unica struttura italiana di terapia ricreativa che ospita gratuitamente bambini malati (in terapia o dopo un periodo di ospedalizzazione) per una vacanza in cui possono giocare, fare sport, divertirsi e fare amicizia in un ambiente protetto. Si trova in un’oasi del WWF a Limestre, in provincia di Pistoia, ma Dynamo Camp organizza terapie ricreative anche nel resto d’Italia, in ospedali e case famiglia. Potete fare una donazione qui.
Educazione e case accoglienza. Amani è una fondazione italiana nata nel 1995 e attiva in Kenya, Zambia e Sudan, dove ha aperto case di accoglienza, centri scolastici e professionali. Crea progetti educativi, offre assistenza sanitaria e si occupa di formazione e lavoro per aiutare bambini e ragazzi che vivono in strada nelle grandi metropoli, nelle zone rurali e di guerra. L’associazione non profit e ong EducAid invece è nata nel 2000 e da allora ha avviato 70 progetti in diversi paesi, in particolare in Palestina e nella Striscia di Gaza. Si occupa di educazione e formazione di bambini, con un’attenzione particolare per quelli con disabilità o che provengono da contesti di disagio, sfruttamento e fragilità.
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Malattie rare. Le Ali di Camilla è un’associazione che si occupa dei cosiddetti “bambini farfalla”, affetti dall’epidermolisi bollosa (EB), una malattia genetica rara e molto invalidante che provoca lesioni e lacerazioni sulla pelle, sintomi che possono essere causati da una lieve frizione o possono comparire spontaneamente. Le Ali di Camilla sostiene i pazienti nella vita quotidiana, si occupa di informazione e sensibilizzazione sul tema, oltre a mettere in contatto i pazienti col personale sanitario e a seguirli nella presa in carico per il percorso terapeutico. Lo fa anche attraverso la costruzione, attualmente in corso, di “Una casa per Camilla”, una struttura vicino al Policlinico di Modena per ospitare i bambini che arrivano per visite e ricoveri. Un’altra associazione che si occupa di epidermolisi bollosa si chiama Debra, è nata negli Stati Uniti alla fine degli anni ’80 ed è attiva in Italia nel 1990. Tra le altre cose ha avviato una serie di progetti per sostenere la ricerca scientifica sulla malattia e di aiuto alle famiglie.
La complessità dei disturbi alimentari. Animenta è un’associazione non profit che si occupa di disturbi alimentari attraverso il lavoro di 200 volontari. Tra le varie cose che fa organizza eventi di formazione nelle scuole, gruppi di ascolto gratuiti per chi soffre di disturbi alimentari e per le famiglie, laboratori e progetti per coinvolgere le persone ad affrontare e a migliorare il proprio rapporto con il cibo.
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Se volete qualche idea in più su associazioni e iniziative da sostenere con una donazione, potete dare un’occhiata agli articoli usciti, come da tradizione, due giorni prima di Natale. Li trovate qui, qui e qui.
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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.