A Matteo Salvini non dispiacerebbe tornare a fare il ministro dell’Interno
Ne ha parlato dopo la sua assoluzione nel processo sul caso Open Arms, ma a Giorgia Meloni l'idea non piace
Matteo Salvini, attuale ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture nel governo di Giorgia Meloni, ha parlato di un suo possibile ritorno al ministero dell’Interno dopo l’assoluzione nel processo per il caso Open Arms. Dopo un incontro pubblico a Milano, ai giornalisti presenti Salvini ha detto:
«Agli Interni c’è un amico, c’è una persona che ha la mia amicizia e la mia fiducia come Matteo Piantedosi. Sicuramente occuparsi della sicurezza, del futuro, della tranquillità e della serenità di milioni di italiani è qualcosa di bello a cui tutti non potrebbero che ambire e se qualcuno in passato poteva dire “Salvini non può andare agli Interni perché c’è un processo in corso sulla sua condotta da ministro'”, adesso questo alibi non c’è più. Ma in questo momento sto bene dove sto. E poi parlerò con Giorgia [Meloni, ndr], parlerò con Matteo (Piantedosi, ndr), ripeto: questo governo è una squadra di amici e quindi vedremo».
Sabato Salvini – che era stato ministro dell’Interno tra il 2018 e il 2019, durante il governo di Giuseppe Conte – aveva sostenuto che il ministero dell’Interno fosse «un posto stupendo» e che solo «per ora» non pensava di traslocare. Dalla Finlandia, dove si trovava per un incontro europeo con i leader di Svezia, Grecia e con l’Alta rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza nella Commissione Europea, Meloni ha difeso Salvini e parlato del processo Open Arms dicendo che «la giurisdizione è stata usata per condizionare la politica». Ma rispondendo a una domanda sull’ipotesi del ritorno di Salvini al ministero dell’Interno, tagliando corto Meloni ha detto:
«Penso che oggi siamo, sia io che Matteo Salvini, contenti del lavoro del nostro ottimo ministro degli Interni».