L’Australia estraderà il pilota Daniel Duggan negli Stati Uniti, dove è accusato di aver addestrato i piloti di aerei cinesi

La moglie di Daniel Duggan, Saffrine Duggan, fuori da un tribunale di Sydney prima di un'udienza sull'estradizione del marito, il 24 maggio 2024 (AP Photo/Rick Rycroft)
La moglie di Daniel Duggan, Saffrine Duggan, fuori da un tribunale di Sydney prima di un'udienza sull'estradizione del marito, il 24 maggio 2024 (AP Photo/Rick Rycroft)

Il governo dell’Australia ha approvato l’estradizione negli Stati Uniti dell’ex pilota dei marines Daniel Duggan, accusato di traffico di armi e riciclaggio di denaro perché sospettato di aver addestrato i piloti dell’aviazione militare cinese. Duggan si trova da oltre due anni in una prigione in Australia, e se ritenuto colpevole rischia fino a 60 anni di carcere negli Stati Uniti. Può ancora fare ricorso al Tribunale Federale australiano. Duggan ha sempre negato le accuse, e la sua famiglia ha criticato la decisione di estradarlo.

Duggan, che ha 56 anni, lavorò per circa dieci anni nei marines, poi si trasferì in Australia nel 2005 ed è un cittadino del paese da 13 anni. Nel 2014 si trasferì in Cina per lavorare in un’accademia di volo sudafricana: secondo le accuse in questo periodo avrebbe addestrato i piloti cinesi negli atterraggi sulle portaerei (che sono resi particolarmente difficoltosi dalla scarsa lunghezza delle piste di atterraggio sulle navi). Fu arrestato poco dopo il suo ritorno in Australia, nel 2022. Nel 2023, anche per via del caso di Duggan, in Australia è stata approvata una legge che proibisce agli ex membri delle forze armate di lavorare senza autorizzazione per i governi stranieri.