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  • Domenica 22 dicembre 2024

I partiti tedeschi stanno capendo come fare i conti con l’attacco a Magdeburgo

È accaduto nel mezzo della campagna elettorale per le elezioni anticipate del 23 febbraio, e finora i leader sono stati piuttosto cauti

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz visita il mercatino di Natale di Magdeburgo dopo l'attacco, insieme ad altri politici nazionali e locali (AP Photo/Ebrahim Noroozi)
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz visita il mercatino di Natale di Magdeburgo dopo l'attacco, insieme ad altri politici nazionali e locali (AP Photo/Ebrahim Noroozi)
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L’attacco a Magdeburgo, in Germania, del 20 dicembre è avvenuto nel mezzo della campagna elettorale per le elezioni anticipate del prossimo 23 febbraio. Le elezioni sono state organizzate dopo la caduta del governo del cancelliere Socialdemocratico Olaf Scholz, che era sostenuto anche dai Verdi e dai Liberali dell’FDP.

Scholz è andato a Magdeburgo sabato mattina, il giorno dopo l’attacco. Ha lasciato dei fiori fuori dalla chiesa principale della città e poi ha visitato il mercatino, che intanto era stato chiuso al pubblico (non riaprirà più per questa stagione) insieme al governatore dello stato federale della Sassonia-Anhalt, Reiner Haseloff. Il cancelliere ha definito l’attacco un «atto terribile, malato» e ha detto che «le persone che vogliono seminare l’odio» non l’avranno vinta. «Non c’è un posto più pacifico e amichevole di un mercatino di Natale», ha aggiunto.

La sera del 20 dicembre un’auto è entrata nel mercatino di Natale di Magdeburgo, uccidendo cinque persone e ferendone circa 200. Poco dopo la polizia ha arrestato il presunto colpevole: è stato identificato come Taleb al Abdulmohsen, un medico di 50 anni originario dell’Arabia Saudita e molto critico dell’Islam.

– Leggi anche: Almeno cinque persone sono state uccise nell’attacco a Magdeburgo

Il mercatino di Natale di Magdeburgo (AP Photo/Michael Probst)

La polizia ritiene che abbia agito da solo, ma le sue motivazioni non sono ancora chiare. Il procuratore Horst Walter Nopens ha detto che potrebbe aver avuto un ruolo la sua «insoddisfazione verso il trattamento dei rifugiati sauditi da parte della Germania». Abdulmohsen viveva in Germania dal 2006, e nel 2016 aveva ottenuto lo status di rifugiato. La ministra dell’Interno Nancy Faeser, dell’SPD (il Partito Socialdemocratico di Scholz) ha detto che Abdulmohsen ha idee «islamofobe».

Ha commentato l’accaduto anche Friedrich Merz, il leader della CDU (il partito di Angela Merkel, di centrodestra) che al momento è molto avanti nei sondaggi. Merz ha evidenziato come il profilo del presunto colpevole «non rientra nel pattern che abbiamo visto finora», e questo «obbliga noi politici a fermarci un momento e giudicare quello che è successo solo sulla base di informazioni affidabili».

Nel dicembre del 2016 un camion entrò in un mercatino di Natale nel centro di Berlino, uccidendo 12 persone. Il principale sospettato era Anis Amri, che aveva giurato fedeltà allo Stato Islamico e poi fu ucciso dalla polizia italiana a Sesto San Giovanni, un comune alla periferia di Milano. Pochi mesi prima, nel luglio del 2016, un camion investì la folla presente alla festa del 14 luglio a Nizza, in Francia, uccidendo oltre 80 persone. Anche quell’attentato fu rivendicato dall’ISIS.

Nel caso di Magdeburgo invece la persona sospettata ha espresso posizioni anti-islamiste: in un’intervista del 2019 con il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung disse di essere «il più aggressivo critico dell’Islam nella storia» e che «non esiste un Islam buono». In passato aveva anche accusato la Germania di volere «islamizzare l’Europa».

– Leggi anche: Cosa sappiamo sull’uomo arrestato per l’attacco a Magdeburgo, in Germania

Al Abdulmohsen è considerato un simpatizzante del partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD), e lo scorso marzo pubblicò su X un post in cui diceva che c’era «bisogno dell’AfD per proteggere la polizia da se stessa». Sabato Tino Chrupalla, uno dei leader del partito, è andato a Magdeburgo e ha criticato il governo, chiedendo che siano attivati maggiori controlli per garantire la sicurezza. La candidata cancelliera dell’AfD, Alice Weidel, ha espresso la sua solidarietà alle persone coinvolte nell’attacco e alle loro famiglie e ha scritto su X: «Quando finirà questa pazzia?».

AfD ha anche organizzato una manifestazione a Magdeburgo per il pomeriggio del 21 dicembre. Alcuni sostenitori del partito avevano uno striscione con scritto “Remigrazione”, il termine che fa riferimento a un piano per espellere dalla Germania le persone richiedenti asilo, gli immigrati con permesso di soggiorno e anche i cittadini tedeschi di origine straniera.

(dpa via AP)

Come in molti altri paesi europei, in Germania i partiti di destra e centrodestra, come rispettivamente l’AfD e la CDU, hanno preso posizioni dure contro l’immigrazione, proponendo di aumentare i controlli alle frontiere, ridurre i permessi e aumentare i rimpatri.

Durante la serata diversi politici hanno partecipato a una veglia organizzata nella cattedrale di Magdeburgo: tra gli altri c’erano Scholz, Haseloff e il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier.