In Francia otto persone sono state condannate per il loro coinvolgimento nell’omicidio dell’insegnante Samuel Paty, nel 2020

Un memoriale per la morte di Samuel Paty nel 2020 (AP Photo/Francois Mori, Pool, File)
Un memoriale per la morte di Samuel Paty nel 2020 (AP Photo/Francois Mori, Pool, File)

Venerdì sera un tribunale di Parigi ha condannato con pene tra i 3 e i 16 anni di carcere otto persone coinvolte nell’omicidio di Samuel Paty, il professore ucciso il 16 ottobre 2020 in un attentato terroristico dopo essere stato falsamente accusato di aver mostrato ai suoi studenti una caricatura di Maometto, il profeta dell’Islam.

La persona che uccise Paty, il 18enne russo di origine cecena Abdullakh Anzorov, fu ucciso dalla polizia in un tentativo d’arresto poco dopo l’attacco. Gli imputati nel processo che si è concluso venerdì erano accusati di aver aiutato Anzorov o di aver organizzato una campagna d’odio online contro l’insegnante. Tra i condannati c’è anche il padre della studentessa che per prima aveva diffuso la falsa notizia su Paty e la caricatura di Maometto (la ragazza, che nel 2020 aveva 13 anni, ha poi confessato di aver mentito).

Paty aveva 47 anni e insegnava storia e geografia in una scuola media di Conflans-Sainte-Honorine, nella periferia nord di Parigi. Il suo omicidio aveva provocato grandi manifestazioni in tutta la Francia: il presidente Emmanuel Macron aveva assegnato all’insegnante la legione d’onore (la massima onorificenza francese) postuma, e aveva ordinato azioni molto dure per contrastare la radicalizzazione.