• Mondo
  • Venerdì 20 dicembre 2024

In Germania è stata approvata una riforma per tutelare la Corte costituzionale

Con l'obiettivo di proteggere il più importante tribunale del paese dalle interferenze di estremisti e populisti

Alcuni giudici della Corte costituzionale tedesca (Uli Deck/dpa)
Alcuni giudici della Corte costituzionale tedesca (Uli Deck/dpa)
Caricamento player

Giovedì il Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, ha approvato una riforma per evitare che la Corte costituzionale del paese sia soggetta a tentativi di interferenza politica. La riforma prevede che alcune regole fondamentali sul funzionamento della Corte siano inserite nella Costituzione, in modo che per modificarle sia necessario un voto di due terzi del parlamento, e non la maggioranza semplice come avviene attualmente.

La riforma è stata approvata a poche settimane dallo scioglimento del Bundestag (il prossimo 23 febbraio ci saranno le elezioni anticipate) ed è un modo per proteggere il più importante tribunale del paese da possibili tentativi di influenza da parte di partiti populisti ed estremisti, che sono in forte crescita nei sondaggi.

La legge è passata con una maggioranza molto solida: hanno votato a favore 600 parlamentari, con 69 contrari. L’hanno sostenuta sia i partiti della coalizione di governo – Socialdemocratici (SPD), Verdi e Liberali (FDP) – sia alcuni partiti dell’opposizione, come la CDU e il partito affiliato CSU, e Die Linke, il partito della sinistra. Hanno votato contro i deputati di Alternative für Deutschland (AfD), di estrema destra (tutti tranne uno), e il partito populista di Sahra Wagenknecht. Ora la riforma dovrà passare anche dall’approvazione del Bundesrat, il Senato tedesco, composto dai delegati dei governi degli stati federati. Ci si aspetta che lo farà.

Con questa riforma alcune caratteristiche fondamentali della Corte sono state inserite nella Costituzione: il numero di giudici che la compongono (16, divisi in due camere), la durata del loro mandato (12 anni, senza possibilità di rielezione), la loro età massima (68). Inoltre, per assicurare il lavoro della Corte in ogni circostanza, la riforma ha stabilito che i giudici che arriveranno a fine mandato dovranno rimanere in carica fin quando non sarà eletto il successore.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz (AP Photo/Markus Schreiber)

Come in altri paesi, il lavoro della Corte costituzionale tedesca serve a tutelare il rispetto della Costituzione e dei diritti fondamentali. Agisce soltanto sulla base dei ricorsi ed è indipendente dal ministero della Giustizia, e quindi dai governi. Fino a questo momento molte delle regole operative sul suo funzionamento erano contenute in una legge federale, mentre la Costituzione ne delineava soltanto le caratteristiche principali. Per esempio, stabilisce che i giudici debbano essere eletti per metà dal Bundestag e per metà dal Bundesrat, con una maggioranza dei due terzi, ma non specificava il numero, che ora verrà indicato. Questo meccanismo serve ad assicurare che i giudici siano eletti con una maggioranza ampia, e a evitare che il governo da solo possa influire sulle attività della Corte nominando giudici vicini alle proprie posizioni.

Allo stesso modo, sarà inserito nella Costituzione un meccanismo che serve a evitare che siano i partiti di minoranza a bloccare l’elezione di un giudice in una delle due camere: se un giudice proposto non viene eletto dopo tre mesi di votazioni al Bundestag, verrà votato dal Bundesrat, e viceversa. Nel caso in cui la minoranza riesca a bloccare l’elezione di un giudice in entrambe le camere, si creerebbe uno stallo, da cui non è stabilito come si debba uscire. Secondo il professore di legge all’Università di Lipsia Konrad Duden, potrebbero essere gli stessi giudici della corte a votare, in quanto sono a loro volta già legittimati dal parlamento.

È probabile che questa riforma sia tra le ultime a essere approvate prima delle elezioni di febbraio dalla coalizione del cancelliere Olaf Scholz (SPD). Stando alle dichiarazioni dei partiti che l’hanno sostenuta, la stessa riforma serve a stabilire maggiori tutele democratiche in vista del prossimo voto, che potrebbe assegnare un numero molto alto di seggi all’estrema destra. Secondo i sondaggi AfD ha al momento tra il 17 e il 21 per cento dei consensi, la CDU tra il 29 e il 34 e l’SPD il 15 e il 18.

La ministra dell’Interno Nancy Faeser (SPD) l’ha definita una legge «contro gli arci nemici della nostra democrazia», mentre la parlamentare Katja Keul ha detto che serve a tutelare il paese da una «dittatura della maggioranza». Durante il dibattito parlamentare sono emersi diversi paragoni con paesi che hanno o hanno avuto governi semiautoritari, che hanno preso di mira il sistema giudiziario per avere maggiore controllo sulla democrazia. È stata citata per esempio la Polonia, dove il governo guidato dal partito euroscettico e di estrema destra Diritto e Giustizia (PiS) cercò tra le altre cose di interferire con l’attività della Corte Suprema del paese, prima di essere sconfitto alle elezioni dell’anno scorso.