L’Unione Europea ha chiesto alla Bielorussia di liberare un suo funzionario detenuto nel paese da aprile
Giovedì il Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE), un organo dell’Unione Europea che si occupa di affari esteri, ha chiesto al governo della Bielorussia di liberare Mikalai Khilo, membro dello staff della delegazione dell’Unione nel paese. Khilo è in custodia cautelare dallo scorso 24 aprile, quando fu arrestato dall’intelligence bielorussa di fronte alla sede della SEAE nella capitale Minsk.
Secondo Viasna, una ONG bielorussa che si occupa di tutela dei diritti umani, Khilo sarebbe accusato di avere insultato Alexander Lukashenko, il presidente che governa in modo autoritario il paese dal 1994: una condotta punita da uno specifico articolo del codice penale bielorusso. Funzionari dell’Unione sentiti da Politico hanno fatto sapere che Khilo dovrebbe essere processato il 23 dicembre, e che rischia una condanna tra i quattro e i dodici anni.
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