Vladimir Putin dice che avrebbe dovuto decidere «prima» di invadere l’Ucraina

E che anche la preparazione sarebbe dovuta cominciare in anticipo: durante le oltre quattro ore di conferenza stampa annuale ha poi ripetuto molte cose tipiche della sua propaganda

Vladimir Putin durante la conferenza stampa (AP Photo/Alexander Zemlianichenko)
Vladimir Putin durante la conferenza stampa (AP Photo/Alexander Zemlianichenko)
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Giovedì il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto l’annuale conferenza stampa in cui risponde alle domande di alcuni giornalisti e cittadini, ovviamente selezionate in anticipo. In oltre quattro ore e mezza ha risposto a 76 domande, senza discostarsi troppo dalla retorica del regime e dalle cose che dice di solito, che molto spesso sono false e propagandistiche.

Come nelle ultime due conferenze di fine anno, il tema centrale è stata la guerra in Ucraina. Putin ha detto che il fronte si «muove continuamente» e non ha voluto indicare una data entro cui promette di «espellere l’esercito ucraino dalla regione [russa] di Kursk», che l’Ucraina occupa in parte dallo scorso agosto. Quando gli è stato chiesto se cambierebbe in qualche modo la sua decisione di invadere l’Ucraina, ha risposto che avrebbe dovuto decidere «prima» di farlo, e anche la fase preparatoria sarebbe dovuta cominciare più presto.

Nel resto del tempo ha ripetuto le ormai consuete affermazioni sulla sicurezza della Russia, dicendo per esempio che il paese «è più forte di due-tre anni fa, perché non dipendiamo più da nessuno». Ha poi fatto alcune rassicurazioni alla popolazione: da un lato ha negato che sia in corso una crisi economica, ma dall’altro ha definito il 9,3 per cento di inflazione annua «un segnale allarmante», seppur sostenendo che sia dovuto all’aumento dei consumi dei russi. Putin ha anche detto di non aver ancora parlato con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e non di averlo sentito negli ultimi quattro anni, ma di «essere pronto a farlo» nel prossimo futuro.

Un momento della conferenza stampa (AP Photo/Alexander Zemlianichenko)

Rispondendo a una domanda di un giornalista dell’emittente statunitense NBC , Putin ha detto che chiederà informazioni all’ex dittatore siriano Bashar al Assad, che ha ricevuto asilo in Russia, sulle sorti del giornalista statunitense Austin Tice, rapito in Siria dodici anni fa. «Glielo chiederò, ma io e lei siamo adulti, capiamo, giusto? Dodici anni fa è scomparso un uomo in Siria, 12 anni fa, in area di guerra! Può Assad sapere cosa gli è successo?», ha detto Putin.