L’organizzazione giovanile di AfD è troppo estrema anche per AfD
Il partito di estrema destra tedesco la vorrebbe sciogliere per crearne una nuova più controllabile e più "presentabile", diciamo così
Il partito di estrema destra tedesco Alternative für Deutschland (AfD), che negli ultimi anni è cresciuto molto e che è noto per le posizioni molto indulgenti nei confronti del passato nazista della Germania e molto estreme nei confronti di stranieri e migranti, sta pensando di sbarazzarsi della propria organizzazione giovanile, Junge Alternative, e di crearne una nuova.
Junge Alternative (JA) è considerata ancora più radicale ed estrema di AfD, anche da diversi esponenti del partito, e da qualche anno è fonte di grossi problemi. Da tempo la direzione di AfD vorrebbe creare una nuova sezione giovanile che sia più controllabile.
JA fu fondata nel 2013 con un approccio «dal basso»: non venne quindi creata dal partito, ma da singoli attivisti e membri di AfD che erano in contatto tra loro. Solamente nel novembre 2015 AfD decise di riconoscerla nel proprio statuto come associazione giovanile ufficiale.
È un’associazione, non un partito politico, ed è di fatto autonoma rispetto ad AfD. I membri di JA non sono obbligati a diventare membri di AfD, e i giovani (chi ha meno di 36 anni) che si iscrivono ad AfD non diventano automaticamente membri di JA. Oggi JA ha circa 3.000 membri, e molti di loro (secondo diversi esperti, circa la metà) non fanno parte di AfD. Il partito esercita un controllo limitato sulla sua organizzazione giovanile e sul funzionamento interno.
Fin dalla sua fondazione, ha spiegato Anna-Sophie Heinze, professoressa all’Università di Treviri, in Germania, e autrice di diversi studi sull’argomento, JA è stata più radicale rispetto ad AfD. «I rapporti tra il partito e la sua organizzazione giovanile sono stati molto tesi fin dall’inizio».
JA propone una definizione puramente etnica del popolo tedesco. Nel proprio programma propone «di difendere innanzitutto i diritti del nostro popolo» e di «preservare la tradizione». In un suo documento programmatico del 2018 proponeva tra le altre cose di «espellere gli stranieri che rifiutano l’integrazione» e di introdurre un coprifuoco notturno per i giovani richiedenti asilo.
JA ha rapporti piuttosto stretti con diversi movimenti di estrema destra tedeschi, tra cui il Movimento Identitario. In molti casi, ha sottolineato Heinze, recupera slogan e parole esplicitamente correlati al periodo nazista: «Riappropriandosi di questo lessico, JA cerca da una parte di espandere le frontiere di quello che è considerato politicamente accettabile, mentre dall’altra radicalizza il discorso politico in Germania».
Nel corso degli anni molti esponenti di JA si sono contraddistinti per posizioni apertamente razziste e decisamente estreme, che hanno avuto grande risonanza nei media tedeschi.
Nel 2021 l’allora segretario federale di JA, Marvin Neumann, fu costretto a dimettersi dalla stessa AfD dopo che aveva condiviso messaggi di sostegno al suprematismo bianco. Un’inchiesta realizzata dalla televisione tedesca RTL e durata mesi aveva rivelato lo scorso maggio come i partecipanti a un evento di JA sostenessero la necessità di rinchiudere migranti ed ebrei «nei ghetti», costringerli ai lavori forzati e, se necessario, «sparare a donne e bambini» per tenerli sotto controllo.
JA ha anche sviluppato e diffuso videogiochi apertamente razzisti come Deutschland Retten (“Salvare la Germania”). A inizio novembre, diverse persone erano state arrestate in Sassonia con l’accusa di avere costituito un gruppo terrorista: tre degli arrestati facevano parte di AfD, e due di questi erano attivi dentro JA. Mentre AfD aveva sospeso i propri membri, JA aveva detto che non lo avrebbe fatto finché le circostanze non fossero state chiarite.
Una manifestazione di JA a sostegno del leader di AfD in Turingia, Björn Höcke, la scorsa estate
In particolare, però, il problema principale per AfD è che JA è stata classificata dall’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, e da diversi uffici per la protezione della Costituzione nei singoli stati federati, come una comprovata organizzazione estremista di destra, una condizione che tra le altre cose permette ai servizi segreti tedeschi di intercettare le comunicazioni dei suoi membri: le indagini di questi anni hanno dimostrato infatti che JA mina le basi democratiche della Germania, in particolare per via delle sue politiche «xenofobe e islamofobe» nei confronti di migranti e richiedenti asilo.
È possibile che in un futuro abbastanza prossimo queste decisioni portino a bandire JA. Una decisione che è resa anche più probabile dal fatto che JA è una semplice associazione. Nel suo caso, quindi, non valgono alcune tutele addizionali che la Costituzione tedesca riconosce ai partiti politici: potrebbe essere vietata con una semplice decisione amministrativa.
Se questo dovesse accadere, l’eventuale bando di JA si rifletterebbe negativamente sulla stessa AfD, che a sua volta è sotto indagine da parte dell’Ufficio per la protezione della Costituzione in quanto “caso sospetto” di estremismo politico. Secondo Heinze, è possibile che l’Ufficio decida di classificare a sua volta AfD come un’organizzazione di estrema destra, un passo che potrebbe, eventualmente, portare alla sua messa al bando, anche se per ora questa possibilità resta piuttosto improbabile.
Negli anni, JA è diventata importante per AfD. Diversi esperti hanno sottolineato la sua rilevanza nel promuovere l’immagine del partito attraverso eventi e manifestazioni pubbliche: Jörg Müller, il capo dell’Ufficio per la protezione della Costituzione dello stato del Brandeburgo, ha definito i membri di JA «le milizie di AfD nelle strade».
Allo stesso tempo, il ruolo di JA è stato fin qui fondamentale per favorire la carriera di persone più giovani all’interno di AfD, come Hannes Gnauck, l’attuale segretario di JA e membro del parlamento, un ex militare sospeso dall’esercito tedesco a causa delle sue opinioni razziste; o come Anna Leisten, la segretaria di JA nello stato di Brandeburgo, che è stata criticata dallo stesso partito per aver postato foto in cui sfoggia un saluto associato al suprematismo bianco o altre in cui partecipa a esercizi molto simili a quelli nei campi di addestramento militare, da lei definiti «addestramento per il fronte orientale 2025».
In un modo più ampio, però, Junge Alternative è stata preziosa per AfD soprattutto perché ha promosso un’immagine più modaiola e cool dell’estrema destra, cui in tedesco ci si riferisce con il neologismo Nipster, crasi tra Nazi e Hipster. Nelle recenti elezioni in diversi stati orientali, AfD è stata votata da più di un terzo degli elettori sotto i 25 anni: secondo alcuni studi è il partito più popolare tra le persone tra i 14 e i 29 anni.
Non tutti gli esponenti di AfD sono favorevoli all’idea di abbandonare Junge Alternative, e del resto — ha spiegato Heinze — per il partito il vero problema «è esercitare un maggiore controllo sulla propria sezione giovanile: non ci sono vere divergenze quando si tratta di programmi e di scelte politiche».
Tra pochi mesi in Germania si voterà per eleggere il parlamento federale: Alice Weidel, la candidata cancelliera di AfD e leader del partito, vuole dare l’impressione di una forza politica più normale e moderata, oltre a cercare di ridurre la possibilità che AfD possa essere classificata come un partito di estrema destra anche a causa delle attività di JA.
AfD non può sciogliere JA, dal momento che questa è un’associazione autonoma. Quello che accadrà, nei piani della dirigenza di AfD, è che a gennaio AfD modificherà il proprio statuto per creare una sezione giovanile nuova, chiamata “Giovani Patrioti”, di cui saranno membri automaticamente tutti gli iscritti di AfD al di sotto dei 35 anni. Questo dovrebbe assicurare ad AfD un controllo formale sufficiente sulla nuova organizzazione e, al tempo stesso, svuotare di significato JA.
A quel punto i membri di JA potrebbero decidere autonomamente di sciogliere l’associazione. Ma sembra piuttosto improbabile.
Molti membri di JA hanno criticato il piano, sostenendo che si tratterebbe di un tentativo di «domare» l’associazione. In una chat interna di JA, i cui messaggi sono stati resi pubblici dai giornali tedeschi, Nils Hartwig, il vice segretario federale, ha scritto: «è il momento di indossare i vostri elmetti d’acciaio e andare in trincea. Non ci prenderanno la nostra JA ». Secondo diversi esperti, l’opzione più probabile è che a quel punto JA continui a esistere, come organizzazione autonoma e non più legata ad AfD.