Belgrado renderà gratuiti i mezzi pubblici
La capitale della Serbia diventerà la più grande città europea a farlo e proverà anche così a risolvere i suoi grossi problemi di traffico
Il sindaco di Belgrado, Aleksandar Šapić, del Partito Progressista Serbo, ha annunciato che dal 2025 i trasporti pubblici nella capitale del paese saranno completamente gratuiti. Quella che Šapić ha definito «la più grande riforma dei trasporti pubblici» ha come obiettivo risolvere il problema del traffico, che negli ultimi dieci anni è notevolmente peggiorato. La sua è ancora una proposta, che tuttavia si prevede verrà approvata la settimana prossima dal consiglio comunale: se così fosse, Belgrado diventerà la più grande città europea ad avere i mezzi pubblici gratuiti.
L’area metropolitana di Belgrado ha una popolazione di circa 1,7 milioni di abitanti. La rete del trasporto pubblico comprende bus, tram e filobus gestiti dal servizio pubblico GSP Beograd, più altri servizi operati da società private, ma in città code e ingorghi sono da tempo un problema. Tra i motivi c’è anche il fatto che la capitale serba è una delle principali città europee a non avere una metropolitana: è stata promessa la costruzione di una linea entro il 2030, ma è già in ritardo.
Šapić, che amministra la città in coalizione con il Partito Socialista Serbo, ha citato come esempio del successo dei trasporti gratuiti gli studi condotti a Tallinn, la capitale dell’Estonia, dove i mezzi sono gratuiti dal 2013 e i residenti effettivamente utilizzavano di meno le auto private, almeno nei primi tempi. «Nessuno dovrà più pagare il biglietto», ha detto, aggiungendo che gli orari del servizio verranno riadattati e promettendo che l’intera flotta dei mezzi pubblici sarà rinnovata entro il 2027. Oltre a Tallinn, che ha circa 450mila abitanti, al momento i mezzi sono gratuiti sia nel Lussemburgo che a Montpellier, nel sud della Francia, dove vivono rispettivamente circa 670mila e 500mila persone.
In base ai dati diffusi dall’amministrazione di Montpellier nei primi tre mesi del 2024 gli utenti che avevano usato i mezzi pubblici erano il 23,7 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2019 (i mezzi sono gratis dal dicembre del 2023). In Lussemburgo invece la situazione del traffico non è migliorata granché, in parte per il costo della benzina, molto conveniente rispetto agli altri paesi europei, e in parte per l’aumento della popolazione. È uno dei fattori che, insieme alla crescente ricchezza del paese, di recente hanno fatto di nuovo aumentare il traffico anche a Tallinn, dieci anni dopo l’introduzione dei mezzi gratis.
La decisione di rendere gratuiti i mezzi pubblici si inserisce in un più ampio piano di rinnovamento urbano di Belgrado, che di recente ha peraltro cominciato a liberarsi dei cosiddetti splavovi, le grosse zattere che spesso ospitavano locali notturni o caffè, e che sono state a lungo considerate luoghi centrali della vita notturna della città. Tra le altre cose, l’amministrazione cittadina ha introdotto gli asili nido gratuiti per tutte le bambine e i bambini nati in città, un sussidio per gli asili privati e aiuti per le famiglie con studenti. Alcuni tuttavia hanno criticato la misura sui mezzi pubblici, etichettandola come populista.
Il giornalista di BBC News in serbo Slobodan Maričić ha ricordato che la GSP Beograd «è nota per i suoi grandi debiti, per la mancanza cronica di autisti e per il problema della riscossione dei biglietti» (si stima che su 800mila utenti solo 180mila oggi paghino biglietti o abbonamenti). Per l’ingegnere Ivan Banković, presidente del sindacato Centar GSP Belgrado, «quando si paga, si ha anche il diritto di esigere un po’ di qualità», mentre con i trasporti gratis secondo lui il Comune potrà rendere meno conto di un servizio non affidabile.
Un’associazione di consumatori locale ha inoltre contestato il fatto che, mentre viene annunciata la gratuità dei mezzi, a Belgrado siano diventati più cari servizi come l’acqua, la raccolta della spazzatura, le tasse sulle proprietà e il costo dei parcheggi.
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