C’è stato un terremoto di magnitudo 7.3 nell’arcipelago di Vanuatu
Molti palazzi sono crollati, e la valutazione dei danni è ancora difficile
Nell’arcipelago di Vanuatu, nel sud dell’oceano Pacifico, c’è stato un terremoto di magnitudo 7.3. Il governo ha confermato la morte di 14 persone e ha detto che ci sono oltre 200 feriti: numeri che potrebbero ancora aumentare. Il terremoto ha causato interruzioni della corrente e ha fatto saltare le linee telefoniche, per cui è difficile sapere al momento l’entità dei danni. Sui social network stanno circolando diverse immagini che mostrano palazzi e ponti crollati, auto distrutte e persone, anche con ferite gravi, in attesa fuori dagli ospedali.
Vanuatu è un paese composto da 80 isole, in cui vivono circa 330mila persone. Si trova su un’area sismica, in cui sono frequenti i terremoti, ma quello di questa notte è stato il più forte dal 2009. La Geological Survey degli Stati Uniti (USGS), l’agenzia scientifica del governo che si occupa di studi sul territorio e rischi naturali, ha detto che il sisma è stato rilevato intorno alle 13 locali (le 3 di notte in Italia), con epicentro in mare, circa 30 chilometri a ovest dalla capitale dell’arcipelago, Port Vila. Inizialmente era stata anche emessa un’allerta tsunami, che però poco dopo è stata ritirata. Il terremoto principale è stato seguito da due repliche (cioè da successivi eventi sismici): una di magnitudo 5, attorno alle 3 del mattino (ora locale) e una di magnitudo 5.3 circa una mezz’ora dopo.
I siti web del governo di Vanuatu intanto sono offline a causa del terremoto e le persone stanno utilizzando i generatori per avere accesso alla corrente. La strada che collega Port Vila al suo porto principale è stata bloccata dalle frane. Ce ne sono state diverse, una delle più grosse nei pressi di un porto commerciale.
Tra gli edifici danneggiati ci sono anche le sedi delle ambasciate di Stati Uniti e Francia, oltre alle sedi di missioni diplomatiche neozelandesi e britanniche. Non sono state riportate vittime tra il personale diplomatico. A Port Vila manca anche l’acqua: il giornalista Dan McGarry, che si trova sul posto, ha scritto che a causa del terremoto è collassata anche una cisterna dell’acqua che influirà nelle prossime ore sull’erogazione del servizio.
Le compagnie aeree australiane hanno sospeso tutti i voli da e per l’aeroporto di Vanuatu: non ci sono ancora notizie ufficiali, ma sembra che ci siano stati danni alla struttura. Secondo il sito Flightradar24 nessun aereo (compresi quelli della compagnia di bandiera dell’arcipelago) è atterrato a Vanuatu dopo il terremoto.