In Bolivia è stato emesso un mandato di arresto contro l’ex presidente Evo Morales, accusato di tratta di minori
In Bolivia la procuratrice Sandra Gutiérrez ha emesso un mandato di arresto contro l’ex presidente Evo Morales, accusato di tratta di minori per aver avuto rapporti sessuali con una ragazza minorenne fra il 2016 e il 2019, quando era in carica. Secondo le accuse Morales avrebbe avuto rapporti sessuali con una minorenne con il consenso dei genitori che avrebbero cercato di ottenere favori politici da lui. La ragazza avrebbe anche partorito un figlio, che poi sarebbe stato riconosciuto legalmente da Morales nel 2017. L’ex presidente ha respinto le accuse, dicendo che sono motivate politicamente. Lunedì la polizia ha provato ad arrestare Morales, ma è stata respinta dai suoi sostenitori.
Morales non è stato accusato di stupro di minore perché in Bolivia serve una denuncia della persona che ha subito lo stupro o dei suoi genitori per avviare un processo legale (elementi che in questo caso non ci sono). Il mandato di arresto, che deve essere convalidato da un giudice, è stato emesso dopo che Morales non ha rispettato un ordine di andare a testimoniare.
Da quando Morales ha detto di volersi candidare per un altro mandato, nel 2023, in Bolivia è in corso uno scontro molto duro fra lui, l’attuale presidente Luis Arce (che provengono dallo stesso partito, il Movimiento al Socialismo), e i rispettivi sostenitori. Morales fu presidente dal 2006 al 2019, quando fu costretto a fuggire dal paese a causa delle accuse di aver interferito con le elezioni presidenziali, in cui si era candidato per un quarto mandato. Tornò nel paese nel 2020. A ottobre, quando erano state annunciate le prime azioni legali contro Morales relative al caso, i suoi sostenitori avevano organizzato grandi manifestazioni che avevano bloccato diverse strade della Bolivia per tre settimane.
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