Nessuno vuole Tony Effe al concerto di Capodanno di Roma
Per via dei testi sessisti delle sue canzoni l'invito del comune è stato criticato da sinistra e da destra, e infine cancellato
Nel corso del weekend il comune di Roma e il suo sindaco, Roberto Gualtieri, sono stati criticati da politici di diversi partiti e dalle associazioni femministe della città per aver chiamato il cantante Tony Effe a esibirsi al concerto di Capodanno al Circo Massimo. La ragione delle polemiche è che i testi delle sue canzoni contengono riferimenti considerati sessisti, violenti e «in aperta contraddizione con il faticoso tentativo di affermare una cultura del rispetto e della parità», hanno detto le politiche del Partito Democratico romano.
Che Tony Effe sarebbe stato tra i cantanti di punta del concerto di Capodanno di Roma insieme a Mahmood e Mara Sattei era stato annunciato giovedì. Sabato sera il comune ha detto a Repubblica di aver cambiato idea e che chiederà infine a Tony Effe di non partecipare più all’evento, «che non deve essere un’occasione divisiva per la città». La decisione però deve ancora essere comunicata ufficialmente.
Tony Effe (Nicolò Rapisarda) è un rapper romano che ha cominciato a fare musica una decina di anni fa all’interno del gruppo Dark Polo Gang. Nell’ultimo anno in particolare la sua popolarità è molto cresciuta ed è diventato tra i rapper più seguiti e ascoltati in Italia: un po’ per il suo tormentone estivo “Sesso e samba”, che ha avuto enorme successo, un po’ per il dissing che ha coinvolto lui e Fedez. È anche stata da poco annunciata la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo.
Nei testi delle sue canzoni le donne sono spesso oggettificate e non mancano riferimenti espliciti e impliciti a un immaginario misogino tipico della musica rap e trap. Nella canzone “Dopo le 4”, per esempio, canta: «Ti sputo in faccia solo per condire il sesso, ti chiamo “puttana” solo perché me l’hai chiesto, ti sbavo il trucco, che senza stai pure meglio, ti piace solamente quando divento violento». Nella canzone “Miu Miu” dice: «Prendo una bitch, diventa principessa, le ho messo un culo nuovo, le ho comprato una sesta». La canzone “Taxi sulla luna”, che canta con la cantante Emma, inizia con la frase «primo bacio, primo trip, caramelle nel suo drink», che è stata letta da alcuni come un riferimento alla pratica illegale di mettere di nascosto droghe nei bicchieri delle ragazze nei bar per stordirle e violentarle. La canzone continua con «Martina o Vanessa? Non mi ricordo, mi gira la testa. La porto a casa, le faccio la festa».
Le critiche al comune di Roma sono arrivate inizialmente da alcune consigliere di municipio e politiche romane del PD, che hanno scritto a Gualtieri, a sua volta del PD, di sentirsi «profondamente offese». Sono seguite altre consigliere di Azione, che hanno parlato di scelta «inopportuna» e «incoerente». L’associazione femminista Differenza Donna, che si occupa tra le altre cose della gestione del numero verde 1522 per le donne vittime di violenza e stalking, ha definito le canzoni di Tony Effe «un’istigazione continua alla mancanza di rispetto e gravemente lesive della dignità delle donne».
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La polemica è stata sfruttata anche da alcuni membri di Fratelli d’Italia per criticare l’amministrazione guidata dal PD. Hanno divulgato una nota in cui invitavano Gualtieri a cambiare idea: «crediamo che la scelta effettuata sia non solo sbagliata, ma anche lesiva del lavoro di chi ogni giorno cerca di educare i ragazzi al rispetto e alla parità». Domenica Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura con delega allo spettacolo dal vivo, si è espresso sulla questione dicendo che «d’ora in avanti, si dovrebbe prestare più attenzione a chi si offre un palco per cantare. Non c’entra nulla, in questi casi, il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, che è sacro. C’entra invece il mostrare senso di responsabilità nel non diventare complici di spacciatori di violenza strapagati».
Gualtieri e l’assessore allo Sport e ai Grandi eventi Alessandro Onorato, che si è occupato della programmazione del concerto di Capodanno, non hanno ancora comunicato ufficialmente l’esclusione di Tony Effe dall’evento. Anche il cantante non ha ancora commentato, ma nel weekend, prima che i giornali dessero la notizia, aveva scritto sul suo profilo Instagram: «Sono onorato di cantare al Circo Massimo nella mia città. Voglio ringraziare il comune per questa opportunità. Rispetto e amo tutte le donne e mi dispiace che qualcuno ancora pensi il contrario».
Una storia molto simile si era già verificata l’anno scorso in provincia di Roma, nel comune di Ladispoli. Il sindaco aveva invitato il cantante Emis Killa al concerto di fine anno e poi aveva annullato la sua partecipazione per via di critiche simili a quelle rivolte a Tony Effe. Anche Emis Killa, come Tony Effe, quest’anno sarà in gara a Sanremo. Quando sono usciti i nomi dei cantanti in gara non c’erano state polemiche, ma non è da escludere che con questa occasione anche la Rai riceverà pressioni. Per esempio il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha già divulgato una nota in cui chiede alla Rai di «cancellare dal Festival personaggi che non sono espressione della musica italiana, ma soltanto di una subcultura di scarto che offre cattivi esempi e usa un linguaggio deteriore».