La prima dichiarazione ufficiale di Bashar al Assad dopo la sua fuga dalla Siria
L’ex presidente autoritario siriano Bashar al Assad, scappato dal paese la scorsa settimana, ha diffuso la sua prima dichiarazione ufficiale dopo la fine del suo regime. La dichiarazione è stata diffusa in arabo e inglese da alcune pagine social legate al vecchio regime, e contiene una ricostruzione di cosa è successo nelle ultime settimane dalla prospettiva di Assad.
È un testo pieno di informazioni false, omissioni e forzature: del resto Assad mentiva sistematicamente ai siriani su moltissime questioni, oltre a presiedere un regime brutale e responsabile della morte di decine di migliaia di oppositori.
Nella dichiarazione Assad sostiene di essere rimasto in Siria fino alla conquista di Damasco, la capitale del paese, da parte delle forze anti regime, e di essere insomma fuggito in Russia soltanto quando i gruppi armati a lui fedeli si erano completamente sciolti. In realtà da quello che sappiamo Assad aveva iniziato la sua fuga già la sera di sabato 7 dicembre, ore prima che la città finisse sotto il controllo dei ribelli, avvisando peraltro pochissimi dei suoi collaboratori. Nella sua dichiarazione poi Assad include generiche rivendicazioni di amore nei confronti della Siria e dei siriani, definendo “terroristici” i gruppi armati che lo hanno rovesciato, dei quali però fanno parte forze anche molto diverse fra loro (della loro trasformazione, e della trasformazione del loro capo, avevamo parlato qui e qui).