Un ciclone ha causato almeno 14 morti a Mayotte, territorio francese nell’oceano Indiano

I danni lasciati dal passaggio del ciclone (Etat Major des Armées via AP)
I danni lasciati dal passaggio del ciclone (Etat Major des Armées via AP)

Sabato un ciclone tropicale ha colpito l’arcipelago di Mayotte, un territorio d’oltremare francese nell’oceano Indiano, fra il Madagascar e il Mozambico: è stato particolarmente violento e ha causato almeno 14 morti e 250 feriti. Le informazioni provenienti da Mayotte, arcipelago composto da due isole, sono ancora molto parziali: gran parte delle case è ancora senza elettricità e rete telefonica, e le molte baraccopoli delle isole non sono ancora state raggiunte dai soccorsi. I morti potrebbero essere molti di più, secondo quanto confermato anche da esponenti del governo francese. Il ciclone, chiamato Chido, ha provocato venti a 220 chilometri all’ora, che hanno distrutto case, sradicato alberi e divelto i pali della luce, mentre le forti piogge hanno causato inondazioni.

Il ciclone ha colpito un arcipelago già particolarmente povero: è il più povero dei “dipartimenti” francesi (suddivisioni territoriali simili alle nostre province) e tre quarti dei suoi 350mila abitanti vivono sotto la soglia di povertà. Il ciclone Chido dopo aver lasciato Mayotte ha interessato solo molto parzialmente le isole Comore e domenica mattina è arrivato in Mozambico, dove ha causato danni per ora minori.