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  • Domenica 15 dicembre 2024

Chi è Mikheil Kavelashvili, ex calciatore eletto presidente della Georgia

Giocò nel Manchester City quando il club non era una potenza mondiale, ora è un politico contestato, attacca l'Occidente e difende Vladimir Putin

Mikheil Kavelashvili, eletto presidente della Georgia (EPA/GEORGIAN PARLIAMENT PRESS SERVICE)
Mikheil Kavelashvili, eletto presidente della Georgia (EPA/GEORGIAN PARLIAMENT PRESS SERVICE)
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Sabato il contestato collegio elettorale della Georgia ha eletto presidente della Repubblica Mikheil Kavelashvili, esponente del partito di estrema destra Potere al Popolo. Kavelashvili è particolarmente noto per le sue posizioni anti-occidentali ed è considerato molto vicino al regime russo di Vladimir Putin. In precedenza Kavelashvili doveva la sua popolarità a un passato da calciatore di alto livello: giocò fra il 1988 e il 2006, per poco più di un anno in Inghilterra, al Manchester City, e poi più a lungo in Svizzera.

Kavelashvili dovrebbe entrare in carica il 29 dicembre ma la presidente uscente, Salomé Zourabichvili, ha già annunciato che non lascerà il suo incarico, ritenendo non legittima la sua elezione. La Georgia è alle prese da mesi con una grave crisi istituzionale, che ha causato grandi proteste. Sogno Georgiano, il partito filorusso che governa il paese dal 2012 reprimendo sempre di più il dissenso, restringendo lo spazio dell’opposizione e limitando una serie di diritti, ha vinto le elezioni del 26 ottobre, ma le opposizioni hanno denunciato irregolarità e diffusi brogli. Non hanno quindi riconosciuto il parlamento eletto, che forma per metà anche il collegio elettorale che vota il presidente, in base a una riforma costituzionale del 2017 voluta dal partito Sogno Georgiano (in precedenza lo votavano direttamente i cittadini).

Le opposizioni hanno boicottato le elezioni del presidente e quindi Kavelashvili era l’unico candidato. Ha 53 anni ed è stato eletto la prima volta al parlamento georgiano nel 2016, con Sogno Georgiano: poi nel 2022 è uscito dal partito ed è stato fra i cofondatori di Potere al Popolo. Formalmente si tratta di un partito che si colloca più a destra di Sogno Georgiano, ma di fatto è controllato dal partito di maggioranza: la sua esistenza serve soprattutto per fingere un maggiore pluralismo in un sistema sempre più autoritario.

Mikheil Kavelashvili in una partita di esibizione giocata per la Fifa nel 2007 (AP Photo/Brian Ching)

Il presidente della Repubblica in Georgia ha ruolo e poteri limitati: può mettere il veto alle iniziative del parlamento, che però possono superarlo con una nuova votazione. Ma negli ultimi anni la presidente Zourabichvili è stata l’unico «contrappeso» in un sistema in cui il potere di Sogno Georgiano è quasi totale, nonché un simbolo per i manifestanti che si oppongono all’avvicinamento alla Russia e vorrebbero continuare nel processo di adesione all’Unione Europea (sospeso dal partito di governo a novembre).

Kavelashvili è particolarmente radicale nella sua opposizione all’Occidente, che sostiene sia asservito agli Stati Uniti. Il governo americano secondo Kavelashvili avrebbe un «insaziabile desiderio di distruggere» la Georgia, guidando una «rivoluzione violenta che porti all’ucrainizzazione del paese». In patria le opposizioni hanno spesso messo in risalto la sua limitata scolarizzazione e detto che i suoi unici meriti sono quelli calcistici: per questo durante le proteste di sabato alcuni manifestanti hanno portato con sé i propri diplomi di studi superiori e dei palloni da calcio.

Mikheil Kavelashvili, dopo l’elezione (AP Photo)

Kavelashvili è nato quando la Georgia faceva parte dell’Unione Sovietica, ma ha vissuto gran parte della sua carriera sportiva in Occidente: nell’aprile del 1996 l’attaccante fu acquistato per circa 2,5 milioni di euro dal Manchester City, come innesto dell’ultimo minuto per provare ad evitare la retrocessione. Il City allora non era uno dei migliori club al mondo come è oggi (e come è diventato dopo essere stato acquistato dal fondo sovrano degli Emirati Arabi Uniti). Uno dei suoi migliori giocatori era un altro georgiano, Georgi Kinkladze: su indicazione di Kinkladze, nonché per favorire il suo ambientamento a Manchester (non parlava inglese), fu acquistato Kavelashvili.

L’attaccante fece un grande debutto, il 6 aprile, nel derby contro il Manchester United: in quegli anni la squadra allenata da Alex Ferguson dominava spesso il campionato e le partite con il City erano sempre sbilanciate. Kavelashvili alla sua prima partita segnò il gol del temporaneo pareggio (1-1), lasciando immaginare ai suoi nuovi tifosi un brillante futuro. Poi però lo United vinse 3-2, lui mancò altre occasioni da gol e alla fine di quella stagione il City fu retrocesso nella seconda divisione. Kavelashvili restò un altro anno a Manchester, segnando solo altri due gol, poi passò al Grasshoppers, primo di una serie di club in cui giocò in Svizzera. Giocò anche per la nazionale georgiana, con cui mise insieme complessivamente 46 partite e 9 gol fra il 1991 e il 2002, mantenendo quindi una buona popolarità in patria.

Non è l’unico calciatore ad aver intrapreso la carriera politica in Georgia: Kakha Kaladze, che ha giocato in Italia con Milan e Genoa, fa parte di Sogno Georgiano, è stato vice primo ministro e ministro dell’Energia e attualmente è sindaco di Tbilisi, la capitale.