Le feste in Corea del Sud per l’impeachment del presidente
Yoon Suk-yeol era già molto impopolare prima di imporre la legge marziale, figuriamoci adesso: e infatti si vede
La notizia dell’approvazione della mozione di impeachment del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha trasformato le manifestazioni di protesta iniziate nella mattinata di sabato in grandi celebrazioni. A Seul grandi folle si sono radunate per protestare e difendere la democrazia già a partire dal 3 dicembre, quando Yoon impose la legge marziale nel paese, durata poi solamente sei ore per il voto contrario del parlamento.
Sabato alla seconda votazione, dopo quella di una settimana fa, il parlamento ha approvato l’impeachment con 204 voti a favore e 85 contrari: è un provvedimento che sospende immediatamente Yoon dalle sue funzioni, mentre sarà necessario un voto della Corte costituzionale perché venga definitivamente rimosso (la Corte ha sei mesi di tempo).
In queste settimane i coreani si sono dimostrati molto creativi nelle loro manifestazioni, con bastoni luminosi, canzoni diventate inni delle proteste, cartelli e caricature del presidente. Sabato nella manifestazione principale della capitale c’erano centinaia di migliaia di persone, con un’alta percentuale di giovani. La mobilitazione dei ventenni e dei giovani in generale è stata molto sottolineata dai media sudcoreani: nel paese le giovani generazioni sono spesso accusate di essere apatiche e poco interessate alla politica.
Dopo il tentativo di svolta autoritaria l’indice di gradimento di Yoon, che era già molto basso per i numerosi scandali che hanno caratterizzato il suo mandato, è ulteriormente calato, scendendo secondo i sondaggi fino all’11 per cento.
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