Gianni Morandi in quaranta foto

L'“eterno ragazzo” oggi fa ottant'anni: e sono più di sessanta che canta, recita, presenta e tutto il resto

Gianni Morandi durante un photocall per la 73esima edizione del Festival di Sanremo, il 6 febbraio del 2023 (ANSA/ Ettore Ferrari)
Gianni Morandi durante un photocall per la 73esima edizione del Festival di Sanremo, il 6 febbraio del 2023 (ANSA/ Ettore Ferrari)
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In un articolo del gennaio del 1970, quando Gianni Morandi era già famoso ma all’inizio della sua carriera, La Stampa scriveva: «piace alle adolescenti ma anche alle nonne, che vedono in lui un ideale nipotino». Oggi che compie 80 anni la sua fama continua a essere molto trasversale e quello che si è sempre detto di lui, che è un “eterno ragazzo”, ha acquisito un nuovo senso: per le nuove generazioni Morandi è infatti un personaggio pop anche grazie ai suoi aggiornatissimi account social, alla sua recente partecipazione a Sanremo (nel momento giusto) e in generale alla sua capacità di non prendersi troppo sul serio.

Negli anni Sessanta Morandi cominciò a essere amatissimo per le sue canzoni ma anche perché rappresentava il tipo di ragazzo di cui era facile innamorarsi. Nato nel bolognese da padre calzolaio e madre casalinga, esordì nel 1962 con la celebre “Andavo a cento all’ora”, e sempre lo stesso anno “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte” ebbe un successo enorme. Canzoni come “In ginocchio da te”, “Non son degno di te” e “Se non avessi più te” furono così apprezzate da ispirare i cosiddetti musicarelli, cioè film che avevano per protagonista lo stesso Morandi.

Nel 1967, nel pieno del successo, fu chiamato per fare il militare. «Il ‘golden boy’ della canzone italiana», scrisse sempre La Stampa, «era atteso, ad ogni uscita, da stuoli di ragazzine che gli chiedevano autografi, che lo attorniavano, turbando non poco l’ambiente militare». Terminata la leva vinse il popolare varietà Canzonissima con “Scende la pioggia” e con “Ma chi se ne importa”, mentre nel 1970 rappresentò l’Italia all’Eurovision Song Contest con “Occhi di ragazza”, un’altra delle sue canzoni più note.

Nonostante negli anni Settanta e Ottanta la popolarità di Morandi fosse calata, anche per l’affermarsi di altri gusti musicali, lui continuò sia a cantare che a recitare, e tra le altre cose fondò la Nazionale italiana cantanti, la squadra di calcio che promuove attività di beneficenza ed è attiva ancora oggi. Tornò ad avere grande successo proprio grazie alla tv, prima con il programma C’era un ragazzo, trasmesso nel 1999 su Rai 1, poi con Uno di noi e infine con il Festival di Sanremo, che condusse già nel 2011 e nel 2012, prima della penultima edizione con Amadeus. Come cantante partecipò a sette edizioni, vincendone una con “Si può dare di più”, cantata con Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi.

Oltre che in tv poi Morandi lo si è visto correre in campagna o alla maratona di New York, e giocare a calcio così come tifare sugli spalti (è stato presidente onorario del Bologna FC). E in generale sui social nella vita di tutti i giorni, quasi sempre fotografato o ripreso dalla moglie Anna Dan: mentre motiva chi lo segue con i suoi ormai noti pugni stretti davanti al petto e il suo “Dai!”, mentre spacca la legna e passa la scopa, o ancora mentre si fa i selfie con altre persone famose.

Gli è stata riconosciuta l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, eppure non si è mai preso troppo sul serio: nel 2019 ha per esempio ammesso che tra le sue oltre 600 canzoni «quelle veramente belle, tonde, perfette, saranno sì e no una quindicina. Poi ne ho fatte tante anche veramente brutte». Alle persone che lo criticano sui social spesso risponde con una frase che si conclude con “un abbraccio” o “un caro saluto”.

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