Il ministro per i Profughi del governo talebano dell’Afghanistan è stato ucciso da un attacco suicida a Kabul

Khalil Haqqani a luglio (Saifurahman Safi/Xinhua via ZUMA Press)
Khalil Haqqani a luglio (Saifurahman Safi/Xinhua via ZUMA Press)

Il ministro per i Profughi del governo talebano dell’Afghanistan, Khalil Haqqani, è stato ucciso da un attentatore che si è fatto esplodere negli uffici del ministero a Kabul, la capitale. Altre sei persone sono state uccise, secondo quanto detto a Reuters da Sirajuddin Haqqani, nipote di Khalil e ministro dell’Interno.

Khalil Haqqani faceva anche parte della “Rete Haqqani”, guidata da suo nipote, un gruppo armato strettamente alleato dei talebani, il gruppo radicale islamista che ha preso il controllo dell’Afghanistan dopo il ritiro delle truppe statunitensi nel 2021. I talebani hanno attribuito l’attacco allo Stato Islamico, che ha già compiuto diversi gravi attacchi contro di loro.

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