Più di cento persone sono state uccise in un attacco dell’esercito sudanese nel Darfur settentrionale, dice una ong locale
L’organizzazione non profit sudanese Emergency Lawyers, che documenta gli abusi compiuti durante la sanguinosa guerra civile in corso dall’aprile del 2023 in Sudan, ha detto che lunedì un attacco aereo dell’esercito regolare del paese ha ucciso più di cento persone nel Darfur settentrionale. L’attacco sarebbe stato compiuto su un mercato nella città di Kabkabiya, che si trova 180 chilometri a ovest di Al Fashir, la capitale del territorio che da maggio è sotto assedio da parte del potente gruppo paramilitare conosciuto come Forze di supporto rapido (RSF nell’acronimo inglese). Al momento Agence France-Presse non è stata in grado di verificare le immagini che mostrerebbero le conseguenze dell’attacco, che l’esercito sudanese ha negato di aver compiuto.
Da oltre un anno e mezzo l’esercito sudanese e le RSF si stanno scontrando in una guerra civile che coinvolge gran parte del territorio del paese, il terzo più grande del continente africano e uno dei più poveri al mondo. Da allora sono state uccise decine di migliaia di persone, e milioni hanno lasciato le loro case: l’esito militare della guerra, che sta colpendo in particolare la popolazione civile, è tuttora molto incerto. Sempre secondo Emergency Lawyers nell’attacco di lunedì sono state ferite centinaia di persone.
– Leggi anche: La più grande controffensiva recente dell’esercito sudanese