Il parlamento della Corea del Sud ha approvato la legge di bilancio senza il consenso del governo
Martedì il parlamento della Corea del Sud ha approvato la legge di bilancio per il 2025, cioè quella con cui ogni anno si decide come spendere i soldi a disposizione per l’anno successivo, con una spesa complessiva inferiore a quella precedentemente proposta dal governo. Questa volta però l’approvazione è una notizia, e i media sudcoreani hanno definito il voto storico, perché è la prima volta dal 1948, quando la Corea del Sud diventò una repubblica, che un progetto di bilancio presentato dal governo viene modificato da un emendamento imposto dalle opposizioni, senza il consenso della maggioranza di governo. Da aprile, dopo le elezioni legislative, il Partito Democratico, il principale partito d’opposizione, controlla infatti 170 dei 300 seggi del parlamento.
Martedì scorso il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol aveva imposto per 6 ore la cosiddetta legge marziale, cioè una misura che assegna poteri straordinari all’esercito, proibisce qualsiasi attività politica e permette al governo di prendere il controllo della stampa, e che vieta qualsiasi forma di sciopero. Nel paese si era aperta in modo improvviso e inaspettato una crisi politica. Yoon Suk-yeol, che è attualmente sottoposto a un’indagine per determinare se sia colpevole di insurrezione, aveva detto di aver imposto la legge marziale anche in reazione all’ostruzionismo del parlamento, che negli ultimi mesi aveva bloccato l’approvazione di molte leggi, tra cui appunto quella di bilancio.
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