Il 26enne a processo per aver ucciso un uomo senza fissa dimora nella metropolitana di New York è stato giudicato non colpevole

Daniel Penny all'arrivo in tribunale a New York, 9 dicembre (AP Photo/ Stefan Jeremiah)
Daniel Penny all'arrivo in tribunale a New York, 9 dicembre (AP Photo/ Stefan Jeremiah)

Il 26enne statunitense Daniel Penny, accusato di aver soffocato un uomo senza fissa dimora con problemi di salute mentale nella metropolitana di New York nel maggio del 2023, è stato giudicato non colpevole di omicidio colposo, ovvero non intenzionale. L’episodio che lo riguarda aveva provocato ampie discussioni sulla scarsa tutela e assistenza delle persone fragili che vivono nella città.

L’uomo ucciso si chiamava Jordan Neely, era afroamericano e aveva 30 anni. Penny, un ex membro della marina militare statunitense, gli aveva stretto il braccio attorno al collo per circa sei minuti mentre altri due uomini lo aiutavano a tenerlo fermo, sostenendo che stesse disturbando e facendo paura agli altri passeggeri. Inizialmente Penny era stato accusato di omicidio volontario: dal momento che dopo tre giorni di consultazioni la giuria non era riuscita a mettersi d’accordo la procura aveva modificato il capo d’accusa contro di lui.

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