La grave esplosione nel deposito di Eni vicino a Firenze
Due persone sono morte, ventisei sono state ferite e tre non si trovano: sembra che c’entri una perdita durante la ricarica delle autobotti
Lunedì mattina intorno alle 10:15 c’è stata una grossa esplosione nel deposito di Eni nel comune di Calenzano, a pochi chilometri da Firenze. Secondo gli ultimi aggiornamenti della prefettura di Firenze due persone sono morte e ventisei sono ferite, di cui alcune sarebbero ricoverate in condizioni gravi. Altre tre invece non si trovano.
L’impianto si estende su oltre 170mila metri quadrati. È un deposito di benzina, gasolio e petrolio che arrivano a Calenzano dalla raffineria di Eni a Livorno tramite due oleodotti, e che vengono poi distribuiti all’esterno con le autocisterne. Una delle persone morte è stata identificata: si chiamava Vincenzo Martinelli, un 51enne che viveva a Prato.
Il boato è stato sentito anche in altre zone della provincia di Firenze. Molte persone hanno pubblicato foto e video che riprendono una colonna di fumo nero.
Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha detto che l’incidente è avvenuto mentre le autobotti si stavano rifornendo di carburante in un’area del deposito. Le persone morte erano in quel punto.
In un breve comunicato pubblicato sul suo sito Eni ha spiegato che l’esplosione non ha coinvolto i serbatoi di carburante, ma per ora non ha aggiunto altre informazioni. Secondo una prima ricostruzione, l’incidente potrebbe essere legato a una perdita durante il riempimento delle autocisterne.
L’esplosione ha provocato il crollo di parte dell’edificio adibito a stazione di rifornimento e un incendio alla pensilina della struttura che è stato spento intorno alle 12. Alcuni operai che lavorano nelle ditte vicino al deposito hanno detto all’Ansa che i vetri delle aziende in cui si trovavano sono andati in frantumi, e di aver temuto che fosse esplosa una bomba. In mattinata erano state evacuate decine di edifici nella zona, tra cui 15 aziende.
La procura di Prato ha aperto un’inchiesta per verificare eventuali responsabilità penali. Nel frattempo, l’area è stata sequestrata e i Vigili del fuoco stanno ancora cercando le tre persone che non si trovano.
Dopo essere stata sospesa per alcune ore, la circolazione dei treni tra Firenze e Prato è ripresa verso le 14:50; anche l’uscita dall’autostrada A1 per Calenzano è stata riaperta intorno alle 13 dopo alcune ore di chiusura. Verso le 11:30 la Protezione civile aveva inviato un avviso con il sistema IT-alert sugli smartphone delle persone che si trovavano nel raggio di 5 chilometri dall’impianto, dicendo di non avvicinarsi allo stabilimento e di trovare un riparo al chiuso.
I comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio hanno invitato i residenti a ridurre gli spostamenti e a tenere chiuse le finestre di casa. Il comune di Calenzano ha inoltre proclamato il lutto cittadino e sospeso tutti gli eventi in programma tra lunedì e martedì. Sempre il comune ha scritto sui social che l’ARPAT, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, non ha riscontrato rischi per la salute provocati dall’incendio nel deposito di Eni.