L’ANAC ha approvato un’altra deroga alla norma che sta impedendo alle scuole di organizzare gite scolastiche
L’ANAC, cioè l’autorità che si occupa di anticorruzione in Italia, ha annunciato un’altra deroga alla norma che sta impedendo alle scuole di organizzare gite scolastiche. La deroga fa in modo che, anche quando vogliono spendere più di 140mila euro per organizzare le gite, le scuole possano continuare a gestire la spesa in maniera autonoma e senza dover rispettare quanto previsto dalla riforma del codice degli appalti pubblici. La riforma era stata approvata dal governo alla fine del 2022 ed era entrata in vigore nel 2023 e da alcuni mesi.
In base a questsa riforma le scuole che superano i 140mila euro complessivi per l’organizzazione delle gite devono gestire la spesa attraverso un appalto pubblico e diventare quindi stazioni appaltanti, seguendo il codice degli appalti: le gite organizzate in Italia sono moltissime e quasi tutte le scuole non hanno il personale né le competenze per farlo. Negli ultimi due anni diversi istituti avevano protestato contro questa norma, sostenendo di non poter organizzare gite in queste condizioni, e quindi di non poter offrire alle e ai propri studenti un’importante esperienza formativa.
Per gli stessi motivi l’ANAC, che aveva pensato e trasmesso le linee guida della riforma, aveva approvato una deroga lo scorso febbraio: dalla sua scadenza, a settembre, la programmazione delle gite si era in moltissimi casi fermata. Adesso l’ANAC ha detto che il ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato un processo di riorganizzazione degli Uffici Scolastici Regionali, cioè i distaccamenti del ministero che si occupano di gestire le scuole nei vari territori, per risolvere parte dei problemi creati dalla riforma.
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