L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani è tornato a lavorare in Venezuela, da cui era stato espulso a febbraio

L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, durante una conferenza stampa a Ginevra, il 9 dicembre 2024 (Salvatore Di Nolfi/Keystone via AP)
L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, durante una conferenza stampa a Ginevra, il 9 dicembre 2024 (Salvatore Di Nolfi/Keystone via AP)

L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha ripreso parzialmente le proprie attività in Venezuela, da cui era stato espulso a febbraio: lo ha detto lunedì il suo direttore Volker Türk durante una conferenza stampa. Türk ha aggiunto che in futuro spera che i funzionari dell’agenzia (abbreviata in OHCHR) potranno riprendere anche a visitare le prigioni e assistere ai processi giudiziari, ma non ha specificato quando potrebbe accadere.

A febbraio il governo autoritario del presidente Nicolás Maduro aveva ordinato ai dipendenti dell’OHCHR (circa una decina) di lasciare il paese, e il ministro degli Esteri Yvan Gil aveva detto che ci sarebbe stata una revisione completa delle attività dell’agenzia nel paese. La decisione era stata presa poco dopo che un funzionario dell’OHCHR che si occupa di tematiche alimentari aveva visitato il Venezuela e aveva poi diffuso dichiarazioni piuttosto critiche nei confronti delle politiche alimentari del governo di Maduro.