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  • Domenica 8 dicembre 2024

È stato arrestato l’ex ministro della Difesa sudcoreano

Kim Yong-hyun si era assunto tutte le responsabilità dell’imposizione della legge marziale

L’ex ministro della Difesa della Corea del Sud Kim Yong-hyun
L’ex ministro della Difesa della Corea del Sud Kim Yong-hyun (Alex Wong/Getty Images)
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L’ex ministro della Difesa della Corea del Sud Kim Yong-hyun è stato arrestato a Seul, accusato di avere avuto un ruolo centrale nell’imposizione della legge marziale, avvenuta martedì e durata meno di sei ore. Giovedì il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol aveva accettato le sue dimissioni dopo che il ministro in una riunione del governo si era assunto tutte le responsabilità di quanto era accaduto all’inizio della settimana.

Tre partiti di opposizione avevano presentato una denuncia alla procura di Seul nei confronti del presidente e dell’ex ministro della Difesa, oltre che del comandante dell’esercito Park An-su, accusandoli di tradimento. Nella notte tra sabato e domenica Kim Yong-hyun si è presentato spontaneamente all’ufficio del procuratore del distretto centrale di Seul per dare la sua versione dei fatti. La polizia è entrata in casa sua e nel suo ufficio alla ricerca di documenti.

Poche ore prima, sabato mattina, il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol aveva evitato di essere messo sotto impeachment dal parlamento. Il voto era stato chiesto dalle opposizioni.

L’impeachment, che è la messa in stato di accusa del presidente e la conseguente rimozione forzata dal suo incarico, per essere approvato doveva ottenere i voti di due terzi dei deputati (200). L’opposizione ha la maggioranza dei seggi in parlamento (192 seggi su 300), e quindi sarebbero serviti i voti di 8 deputati del partito di Yoon, il Partito del Potere Popolare, conservatore. Ma tutti i parlamentari del partito tranne tre hanno deciso di boicottare il voto e di lasciare l’aula. Le opposizioni hanno già fatto sapere che chiederanno un nuovo voto per i prossimi giorni.

Il voto sull’impeachment è avvenuto dopo che nelle prime ore di sabato mattina Yoon aveva chiesto scusa in un messaggio alla nazione, ribadendo di non volersi dimettere prima del voto, come invece era stato chiesto da molti anche dentro al suo partito. Aveva detto di aver dichiarato la legge marziale per «disperazione», e chiesto scusa per aver causato «ansia e disagio» tra la popolazione.

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