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  • Sabato 7 dicembre 2024

Alle elezioni in Ghana ci sono due candidati interessanti

Il primo candidato presidente musulmano e un ex presidente che vuole tornare al potere, mentre il paese è in grave crisi economica

Un uomo davanti a dei cartelloni elettorali nel 2016 (AP Photo/Sunday Alamba)
Un uomo davanti a dei cartelloni elettorali nel 2016 (AP Photo/Sunday Alamba)
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Sabato in Ghana si vota per rinnovare il parlamento e per eleggere il nuovo presidente. I due candidati principali – John Dramani Mahama, del Congresso democratico nazionale (NDC), di centrosinistra, e Mahamudu Bawumia, del Nuovo partito patriottico (NPP), liberale di centrodestra – sono entrambe figure note nel paese.

Bawumia è il primo musulmano a correre per la presidenza in un paese con una forte maggioranza cristiana (intorno al 70 per cento); mentre Mahama viene paragonato a Donald Trump per la sua carriera politica: fu presidente tra il 2013 e il 2016, ma finito il suo primo mandato diventò il primo capo di stato della storia democratica del Ghana a non essere rieletto per un secondo: ora sta tentando di tornare al potere.

NDC e NPP sono i due partiti principali nel paese e gli unici che entreranno nel parlamento monocamerale in seguito alle elezioni parlamentari, che si terranno lo stesso giorno (non è una regola, ma una prassi consolidata). La legge elettorale che regola l’accesso al parlamento è un sistema maggioritario uninominale (assegna cioè il seggio al candidato che ottiene più voti, a prescindere dal numero di voti ricevuti o di candidati presenti). Questo ha favorito i due partiti più grandi, creando di fatto un sistema bipartitico. A queste elezioni, nelle singole circoscrizioni, sulle schede ci sono solo i candidati di NDC o NPP, che si contendono ciascuno uno dei 276 seggi in parlamento.

L’argomento principale della campagna elettorale è stato l’economia. Per la seconda volta nel giro di meno di dieci anni, il Ghana sta attraversando una grave crisi economica: nel 2022 il paese ha dichiarato di non essere più in grado di ripagare il proprio debito pubblico e ha dovuto chiedere un prestito da 3 miliardi di dollari (circa 2,8 miliardi di euro) al Fondo monetario internazionale (FMI). Negli ultimi anni la qualità della vita della popolazione è peggiorata notevolmente.

Oggi l’inflazione nel paese è attorno al 20 per cento (dopo che nel 2022 aveva raggiunto il 54 per cento). L’aumento dei prezzi, soprattutto dei beni di prima necessità, ha aggravato le condizioni economiche di molte famiglie, i cui standard di vita si sono abbassati. Nel 2022 850mila ghanesi sono finiti sotto la soglia di povertà, in aggiunta ai 6 milioni già presenti nel paese su una popolazione di quasi 31 milioni.

Un ghanese su 7 non ha un lavoro e tra i giovani la percentuale è più alta ancora, del 30 per cento. Ultimamente sono anche tornati i frequenti blackout, che durante il primo mandato di Mahama erano stati un problema e avevano causato proteste antigovernative. Ha contribuito la crisi economica, e quindi l’incapacità del governo di pagare i fornitori dell’elettricità; ma anche il fatto che la domanda negli ultimi tempi è aumentata.

La soluzione di Bawumia per uscire dalla crisi economica si può riassumere brevemente in due misure: riduzione della spesa pubblica e introduzione di nuovi meccanismi per la supervisione degli equilibri di bilancio. Durante questa campagna elettorale ha proposto inoltre di approvare riforme per favorire lo sviluppo del settore privato. Mahama, invece, propone di investire nel settore dell’energia solare, per ridurre le spese statali per l’acquisto dall’estero, di introdurre riforme del sistema bancario e di sostenere il controverso settore delle miniere.

Oltre a Bawumia e Mahama, alle presidenziali si sono candidate altre 22 persone: nessuno ha speranze di vincere, ma qualcuno potrebbe contribuire a costringere i due al ballottaggio. Uno di questi è Nana Kwame Bediako, un imprenditore nel settore delle costruzioni di 44 anni, che si è presentato come indipendente. Sui social posta foto da influencer di moda e ha puntato molto sui giovani (che in Ghana sono moltissimi, considerato che quasi metà della popolazione ha tra i 20 e i 39 anni). Si era parlato molto di lui per aver iniziato la sua campagna elettorale con una trovata piuttosto bizzarra: nei manifesti della sua campagna elettorale, per un po’, è comparso solo dietro una maschera.

I risultati delle elezioni sono attesi per il 10 dicembre.

– Leggi anche: Il candidato presidente che si presentava dietro a una maschera

Tag: ghana