Il piano di sconti sui voli della Sicilia per far tornare i siciliani a Natale
Permetterà a tutte le persone nate nella regione, anche se residenti altrove, di comprare i biglietti aerei a metà prezzo
Martedì il presidente della Sicilia Renato Schifani, di centrodestra e in carica dal 2022, ha presentato un nuovo piano di sconti sui biglietti aerei per le persone siciliane che vogliono tornare nella regione durante il periodo delle feste di Natale.
Il piano ne estende uno già in vigore da circa un anno, che permette di ottenere uno sconto sul costo del biglietto: in precedenza il piano era rivolto ai soli residenti in Sicilia, mentre ora riguarderà anche chi è nato in Sicilia ma risiede in un’altra regione, come molti lavoratori o studenti fuori sede. Inoltre lo sconto è stato aumentato dal 25 al 50 per cento del costo dei biglietti e varrà a prescindere dal prezzo: è stata eliminata la soglia massima di sconto per ogni tratta, che prima era di 37,50 euro (per un totale di 75 euro tra andata e ritorno).
Lo sconto si applicherà a chiunque dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 prenderà un volo diretto da uno scalo nazionale a un aeroporto siciliano e viceversa, quindi varrà sia per l’andata che per il ritorno.
Gli sconti possono essere chiesti direttamente al momento dell’acquisto sui siti delle compagnie aeree che hanno sottoscritto la convenzione con la Regione, mentre per le altre compagnie si può chiedere il rimborso dopo il viaggio, caricando la carta d’imbarco sul portale del dipartimento delle Infrastrutture.
L’obiettivo del provvedimento è contrastare il cosiddetto “caro voli”, l’eccessivo aumento del costo dei biglietti aerei verso la Sicilia di cui molte persone si lamentano da tempo. Da anni i prezzi dei voli durante le festività come Pasqua e Natale, in cui è prevedibile che un gran numero di persone che vivono altrove vogliano ricongiungersi con la famiglia, sono particolarmente alti, anche quando si cerca di comprarli con largo anticipo.
Un anno fa per questo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) – quella che siamo abituati a chiamare “Antitrust” – ha avviato un’indagine «sugli algoritmi in uso» dalle compagnie aeree che volano in Italia, per capire come vengono fissate le tariffe dei voli. L’indagine, ancora in corso, riguarda sia i voli per la Sicilia che per la Sardegna, altra regione in cui la questione del “caro voli” è particolarmente sentita.
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