Sergei Lavrov è stato a Malta, diversi governi europei non ne sono stati contenti

È stata la prima visita del ministro degli Esteri russo in un paese dell'Unione dall'inizio della guerra in Ucraina: ed è andata come ci si aspettava

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, vicino al segretario di stato di San Marino Luca Beccari (Alberto Pizzoli/Pool Photo via AP)
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, vicino al segretario di stato di San Marino Luca Beccari (Alberto Pizzoli/Pool Photo via AP)
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Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha partecipato giovedì a una riunione a Malta dell’OSCE, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, nel suo primo viaggio in un paese dell’Unione Europea dall’inizio della guerra in Ucraina, nel febbraio del 2022. La sua presenza è stata molto contestata da alcuni ministri degli altri paesi europei, anche perché Lavrov ha usato l’incontro per ripetere la solita propaganda russa sulla guerra in Ucraina, accusando l’Occidente di esserne la causa e l’Europa di interferire con i «legittimi interessi nazionali» russi. Lavrov ha letto il suo discorso e poi se n’è andato, senza ascoltare le repliche. Non è chiaro se sia ancora in territorio maltese.

Sergei Lavrov alla riunione dell’OSCE (Alberto Pizzoli/Pool Photo via AP)

Durante il suo intervento, le delegazioni di Polonia, Lettonia e Repubblica Ceca, oltre a quella ucraina, hanno abbandonato la sala. Poco prima Andrii Sybiha, ministro degli Esteri ucraino, si era rivolto indirettamente proprio al suo omologo russo: «Il criminale di guerra russo a questo tavolo deve sapere che l’Ucraina vincerà questa guerra e che la giustizia prevarrà».

L’OSCE è un organismo fondato nel 1975 durante la Guerra Fredda: aveva l’obiettivo di favorire il dialogo fra il blocco occidentale e capitalista, che faceva riferimento agli Stati Uniti, e quello guidato e controllato dall’Unione Sovietica comunista. Oggi coordina iniziative che riguardano tra le altre cose il rispetto dei diritti umani, invia osservatori in caso di conflitti e si occupa di verificare la regolarità delle elezioni. Ha 57 membri: ci sono i maggiori paesi europei, ma anche Stati Uniti, Canada e Turchia.

Da quando ha invaso l’Ucraina, nel 2022, il regime russo ha di fatto bloccato qualsiasi iniziativa rilevante dell’OSCE, sfruttando il diritto di veto. La riunione di giovedì, che andrà avanti anche oggi, venerdì 6 dicembre, era riservata ai ministri degli Esteri dei paesi membri e fra le altre cose ha definito il prossimo segretario generale dell’organizzazione, il turco Feridun Sinirlioglu.

Nonostante sia oggetto di sanzioni dell’Unione Europea per il suo appoggio all’invasione russa dell’Ucraina, Lavrov ha potuto entrare a Malta perché la circolazione all’interno del territorio dell’Unione non gli è mai stata vietata. Quando fu il momento di decidere le sanzioni, infatti, la Commissione Europea preferì non adottare l’atteggiamento più severo possibile per «tenere aperte le strade del dialogo».

L’ultima visita di Lavrov nell’Unione Europea era stata proprio per una riunione dell’OSCE, nel dicembre 2021 a Stoccolma. Lavrov aveva partecipato anche alla riunione dell’anno scorso, in Macedonia del Nord, non un paese dell’Unione: in quell’occasione l’Ucraina aveva boicottato l’incontro e ha più volte chiesto l’espulsione della Russia dall’OSCE. Anche il parlamento russo nei mesi scorsi ha votato l’uscita del paese dall’organizzazione, considerata «asservita alla NATO»: è probabile che la decisione di Lavrov di essere a Malta abbia a che fare con la volontà del governo russo di essere meno isolato a livello internazionale.