A Torino un grosso circo è stato sequestrato, e il suo gestore accusato di sfruttamento del lavoro
Giovedì i carabinieri hanno sequestrato il tendone in cui si stavano svolgendo gli spettacoli del circo Maya Orfei Madagascar, che avrebbero dovuto tenersi fino al prossimo 6 gennaio al parco della Pellerina di Torino. Il sequestro è avvenuto nell’ambito di un’inchiesta della procura di Genova: il titolare della ditta che gestisce il circo è accusato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il cosiddetto “caporalato”, ed è stato sottoposto all’obbligo di dimora.
I carabinieri hanno detto che quattordici lavoratori del circo, di cui almeno quattro di cittadinanza indiana, erano sottoposti a condizioni «umilianti e degradanti»: lavoravano tutti i giorni con turni da 10 ore, senza ferie, permessi e giorni di riposo, e percepivano una retribuzione «del tutto sproporzionata», tra i 180 e i 250 euro a settimana. Dormivano tutti in una roulotte, dividendo una sola cucina e un solo bagno, e quelli che si occupavano di smontare il tendone non indossavano i necessari dispositivi di sicurezza.
L’indagine era iniziata il 23 aprile dello scorso anno, quando un cittadino indiano era finito in coma dopo essere caduto durante una serie di spettacoli a Genova, precipitando per decine di metri. Secondo alcuni testimoni sentiti dalla procura, in quell’occasione il titolare del circo avrebbe provato a dissimulare l’incidente, spostando il lavoratore vicino a un camion per fingere che fosse caduto da un paio di metri.