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  • Giovedì 5 dicembre 2024

Il TAR della Liguria ha detto che il Festival di Sanremo non può più essere affidato direttamente alla Rai

Dal 2026 sarà necessario fare una gara pubblica, ma è pressoché certo che la Rai farà ricorso

(ANSA/ETTORE FERRARI)
(ANSA/ETTORE FERRARI)
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Giovedì il Tribunale amministrativo regionale (TAR) della Liguria ha stabilito che il comune di Sanremo non potrà più affidare direttamente alla Rai l’organizzazione del Festival di Sanremo, che si svolge ogni anno a febbraio nel teatro Ariston della città e di cui il comune detiene il marchio. Il TAR ha deciso che a partire dal 2026 per decidere chi lo organizzerà bisognerà avviare una gara pubblica aperta a tutti gli operatori del settore. L’edizione del 2025 sarà comunque organizzata e trasmessa dalla Rai, come previsto, dall’11 al 15 febbraio.

La decisione è legata a un ricorso presentato da Just Entertainment (JE), un’associazione che si occupa di produzione e realizzazione di eventi e opere musicali. È quasi certo che la Rai farà ricorso, dato che il Festival è il più importante evento televisivo dell’anno e garantisce decine di milioni di euro di introiti pubblicitari.

Nel 2021 il comune aveva attivato una convenzione per affidare in esclusiva alla Rai i diritti per la realizzazione delle edizioni 72 e 73 del Festival, ossia quelle del 2022 e del 2023. Nel marzo del 2023, in vista dell’imminente scadenza della convenzione, JE aveva presentato al comune una manifestazione di interesse per acquisire i diritti del Festival e del suo marchio, in modo da poterne curare l’organizzazione e lo svolgimento nel 2024.

Prima che scadesse la convenzione il comune ha però approvato una delibera per affidare ancora alla Rai, senza gara, l’organizzazione delle edizioni 74 e 75 (rispettivamente nel 2024 e 2025): JE ha quindi fatto ricorso.

Una parte della questione ha a che fare con un aspetto piuttosto tecnico legato alla differenza tra format del Festival, ossia la struttura e le caratteristiche della trasmissione, e il marchio, che appartiene al comune.

La Rai sostiene di essere l’unico soggetto in possesso del format del Festival di Sanremo, e che questo sia ormai diventato inscindibile dal marchio: i due non possono insomma essere separati e di conseguenza, sembra di capire seguendo il ragionamento dell’azienda, il marchio può essere concesso solo alla Rai. Il TAR però non ha riconosciuto l’identificazione di marchio e format, e ha disposto l’organizzazione di una procedura pubblica. Nella sentenza si legge esplicitamente che «il comune è titolare del marchio ed è, pertanto, libero di associarlo (previa procedura di evidenza pubblica) a format diversi da quelli da RAI».

Il sindaco di Sanremo Alessandro Mager ha detto che la sentenza è stata «inaspettata» e verrà approfondita.