Sabato si voterà l’impeachment del presidente sudcoreano
Intanto si è dimesso il ministro della Difesa, che si è assunto la piena responsabilità per la legge marziale
Giovedì il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol ha accettato le dimissioni del ministro della Difesa Kim Yong-hyun, che in una riunione di governo si è assunto tutte le responsabilità per la criticatissima imposizione della legge marziale, avvenuta martedì e durata meno di sei ore. Nel frattempo la mozione di impeachment che i partiti di opposizione a Yoon – che è del Partito del Potere Popolare, di orientamento conservatore – hanno depositato è stata accolta e il voto in parlamento è stato fissato per le 19 locali di sabato (le 11 in Italia).
Secondo quanto raccontato in forma anonima da fonti a conoscenza dei fatti ai media sudcoreani, sarebbe stato il ministro della Difesa Kim a suggerire a Yoon di imporre la legge marziale per sopprimere il dissenso nel parlamento e risolvere le divisioni politiche. Inoltre in un’audizione in parlamento il viceministro della Difesa Kim Seon-ho ha detto di aver saputo della dichiarazione della legge marziale solo dai media.
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Ha anche detto che è stato il ministro della Difesa Kim Yong-hyun a ordinare il dispiegamento dei militari in parlamento martedì sera, con l’obiettivo di bloccare l’ingresso ai deputati. «Mi sono nettamente opposto alla mobilitazione delle forze militari sotto la legge marziale e ho espresso opinioni negative al riguardo», ha detto il viceministro.
Le dimissioni di Kim Yong-hyun non hanno indebolito le richieste da parte delle opposizioni delle dimissioni di Yoon, che da mercoledì mattina non ha più parlato in pubblico. Ora si attende il voto sulla mozione di impeachment, cioè la messa sotto accusa del presidente: sebbene l’opposizione abbia una maggioranza di 192 seggi in parlamento, ha bisogno di almeno 8 dei 108 parlamentari del partito di Yoon affinché sia approvata. Il procedimento di impeachment è infatti possibile con i voti di due terzi del parlamento (composto da 300 membri), cioè 200 voti.
Il presidente del Partito del Potere Popolare di Yoon, Han Dong-hoon, ha detto che il partito si opporrà all’impeachment di Yoon, ma secondo i media sudcoreani diversi deputati non sarebbero d’accordo con questa linea, e sabato potrebbero votare insieme alle opposizioni per rimuovere Yoon. Se l’impeachment venisse approvato, non ci sarebbe l’immediata rimozione di Yoon. Serve infatti un’udienza della Corte costituzionale, che deve confermare la decisione con 6 voti su 9 dei suoi membri .
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