La polizia ha arrestato 12 persone in varie città d’Italia accusate di far parte di un gruppo neonazista

Una bandiera di guerra della Repubblica sociale italiana, lo stato collaborazionista nazifascista creato nel Nord Italia fra il 1943 e il 1945, sequestrata ai membri del gruppo perquisiti (ANSA/ Polizia)
Una bandiera di guerra della Repubblica sociale italiana, lo stato collaborazionista nazifascista creato nel Nord Italia fra il 1943 e il 1945, sequestrata ai membri del gruppo perquisiti (ANSA/ Polizia)

Mercoledì mattina la polizia ha arrestato in varie città d’Italia 12 persone che avrebbero fatto parte di un gruppo neonazista: sono accusate di associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e detenzione illegale di arma da fuoco. Secondo la polizia avrebbero progettato anche degli attentati per sovvertire lo Stato italiano e instaurare un regime autoritario e razzista. Oltre alle 12 arrestate, sono state perquisite anche altre 13 persone. L’organizzazione si chiama “Werwolf Division” (come il nome di un gruppo di guerriglia nato nella Germania nazista alla fine della Seconda guerra mondiale): ci sarebbe stato anche un gruppo più ristretto e radicale chiamato “Divisione nuova alba”. Questo gruppo sarebbe stato attivo sia su Telegram che dal vivo.