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  • Martedì 3 dicembre 2024

Le proteste filoeuropee in Georgia stanno andando forte su TikTok

I video che le mostrano sono fatti con il linguaggio e l'estetica tipiche del social network, e stanno ottenendo milioni di visualizzazioni

(AP Photo/Zurab Tsertsvadze)
(AP Photo/Zurab Tsertsvadze)

Ormai da cinque giorni consecutivi davanti al parlamento della Georgia, nella capitale Tbilisi, si tengono grandi manifestazioni di protesta contro il partito di governo filorusso Sogno Georgiano, che qualche giorno fa aveva annunciato di avere posticipato il processo di adesione all’Unione Europea riavvicinando di fatto la Georgia alla Russia di Vladimir Putin. Come spesso accaduto negli ultimi mesi, anche a queste nuove proteste partecipano perlopiù persone giovani o molto giovani, che ne stanno parlando parecchio sui social media. Soprattutto su TikTok, cosa di cui si sono accorti anche diversi utenti su altri social network.

All’hashtag #georgia su TikTok sono collegati più di 3 milioni di video e post, e soprattutto negli ultimi giorni alcuni video stanno raccogliendo milioni di visualizzazioni, segno del fatto che sono diventati popolari un po’ in tutto il mondo (la Georgia ha 3,7 milioni di abitanti).

Un video che mostra dall’alto diversi manifestanti lanciare dei fuochi d’artificio davanti al parlamento e ha come sottofondo una famosissima canzone di Taylor Swift, “Don’t blame me”, ha ottenuto finora 4,2 milioni di visualizzazioni. Un altro video, piuttosto distopico, il cui protagonista è un uomo vestito con un casco e un camice che sventola la bandiera europea mentre tutto intorno a lui si agitano laser e cannoni ad acqua, ha sfiorato le 2 milioni di visualizzazioni.

@tea.jabishvili #global #foryou #georgia #🇬🇪 #foryoupage ♬ საქართველო წინ – ბაკურ ბურდული

Oltre a video che mostrano le dimensioni e le modalità delle proteste, abbondano anche quelli che rientrano più propriamente nell’estetica e nel linguaggio di TikTok: per esempio quelli in cui la persona davanti alla fotocamera muove le labbra e in sottofondo si sentono pezzi di canzoni, film o serie tv.

Uno dei video più visti per esempio è tratto dalla nota saga fantasy di Hunger Games, per la precisione dal terzo film in cui la protagonista, interpretata dall’attrice Jennifer Lawrence, si rivolge così al principale antagonista della serie: «Ho un messaggio per il presidente Snow: Può farci torturare e bombardare. Può radere al suolo le nostre città, ma lo vede questo?».

Altri, invece, prendono in giro alcune categorie di video di successo di TikTok nei paesi occidentali: per esempio quelli che mostrano una giornata-tipo in una certa città, o la routine quotidiana di chi ha un certo lavoro. Un video con la didascalia “un venerdì sera fuori con le amiche, ma vivi in Georgia” ha ricevuto più di 13mila “mi piace”.

@niniasbagi🥲♬ LET’S GO – Jaden Bojsen & Sami Brielle

Il fatto che diversi video sulle proteste contengano riferimenti alla cultura occidentale non è particolarmente sorprendente. «La maggior parte dei giovani georgiani si informa perlopiù sui social network, dove le notizie interne vengono date soprattutto da media sostenuti dall’Occidente e da ong guidate da 30-40enni», scrive per esempio Radio Free Europe. Intervistato dal Guardian, un attivista georgiano 32enne ha raccontato che nel suo gruppo di riferimento soltanto 4-5 persone su 130 non appartengono alla cosiddetta generazione Z, con cui di solito vengono identificate le persone nate fra il 1997 e il 2012: e questo comporta una maggiore sensibilità e scaltrezza nell’uso dei social network.

Il fatto che le proteste siano partecipate soprattutto da studenti e avvengano nella capitale, Tbilisi, potrebbe far pensare che siano circoscritte a una parte dei giovani georgiani: in realtà il sostegno a un progressivo avvicinamento all’Unione Europea e quindi all’Occidente sembra piuttosto trasversale.

Un sondaggio realizzato nel 2023 dall’istituto Caucasus Research Resource Centers indica che fra i georgiani e le georgiane di età compresa fra 18 e 34 anni il 62 per cento ritiene che il paese dovrebbe avere l’Unione Europea come alleato politico più stretto. È il dato più alto fra tutte le fasce demografiche, e peraltro è aumentato di 21 punti percentuali rispetto al precedente sondaggio, realizzato nel 2022.