Israele ha attaccato diverse postazioni di Hezbollah in Libano
Almeno nove persone sono state uccise, mentre il governo israeliano ed Hezbollah si accusano reciprocamente di violare il cessate il fuoco
Lunedì sera l’esercito israeliano ha bombardato diverse postazioni militari di Hezbollah in Libano: il ministero della Salute libanese ha detto che gli attacchi hanno ucciso almeno nove persone, senza specificare se fossero civili o combattenti di Hezbollah.
Israele ha detto che il suo attacco è stata una risposta ai colpi di mortaio sparati qualche ora prima da Hezbollah in un’area nel sud-est del Libano contesa da entrambi gli stati (chiamata Fattorie di Sheb’a dai libanesi e Monte Dov dagli israeliani). I colpi di Hezbollah erano stati sparati nel vuoto e non avevano causato feriti: il gruppo li aveva definiti un «attacco difensivo di avvertimento» in risposta ai molteplici attacchi condotti da Israele in Libano negli ultimi giorni.
Da quando è stato raggiunto un accordo per il cessate il fuoco fra Hezbollah e Israele, circa una settimana fa, le due parti si sono ripetutamente accusate di averlo violato. Lunedì Nabih Berri, speaker del parlamento libanese, alleato di Hezbollah e negoziatore del cessate il fuoco fra le due parti per conto del governo libanese insieme agli Stati Uniti e alla Francia, ha detto che il suo governo ha registrato almeno 54 violazioni del cessate il fuoco da parte di Israele da mercoledì. Israele dice invece che non sta violando il cessate il fuoco, ma rispondendo ad attacchi di Hezbollah, cosa che può fare sulla base dell’accordo.
Nonostante questi attacchi, negli ultimi giorni nessuna delle due parti era sembrata davvero intenzionata a voler far saltare l’accordo. L’attacco di Israele di lunedì ha però causato più morti di quelli dell’ultima settimana, cosa che potrebbe rendere più difficile il suo mantenimento.