Beppe Grillo ha detto al Movimento 5 Stelle di farsi un altro simbolo

In un discorso in cui ha accusato nuovamente Giuseppe Conte di aver snaturato l'identità del partito, in previsione della ripetizione del voto degli iscritti

(YouTube / @StaffGrillo)
(YouTube / @StaffGrillo)

Martedì Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, ha pubblicato un video live sul suo canale YouTube in cui ha parlato del futuro del partito e del suo rapporto con l’attuale leader Giuseppe Conte: circa una settimana fa gli iscritti al Movimento avevano votato online a favore dell’abolizione dallo statuto della carica del “garante”, che dal 2017 è ricoperta da Beppe Grillo, e a favore anche dell’abolizione della regola dei due mandati, che impediva ai politici del Movimento di essere eletti più di due volte. Entrambi i cambiamenti erano voluti da Conte ma criticati da Grillo, che poco dopo aveva esercitato il diritto, previsto dallo statuto stesso, di chiedere la ripetizione della votazione: questo avverrà fra il 5 e l’8 dicembre.

Nel suo discorso, tenuto mentre era alla guida di un carro funebre, Grillo ha detto di sapere di aver già perso ma di essere comunque ottimista riguardo al nuovo voto. Ha poi iniziato ad attaccare Conte, mai citandolo per nome ma chiamandolo “Mago di Oz”, che adotta la tattica di «non farsi mai trovare»: ha accusato lui e i suoi alleati di «disintegrare il Movimento nella sua identità» e di averlo trasformato in un «partitino progressista».

Ha poi detto che vedere il simbolo del Movimento rappresentato dall’attuale classe dirigente del partito gli dà «un senso di disagio» e l’ha incoraggiata a completare questo allontanamento dalle sue idee del Movimento cambiandolo:

«Bene, coraggio. Fatevi un altro simbolo, andate avanti, e fate le vostre cose. Il Movimento è morto»

Alla votazione della settimana scorsa si erano espressi a seconda dei quesiti tra i 45mila e i 54mila iscritti, su un totale di quasi 89mila aventi diritto; il 62,3 per cento dei votanti aveva votato per l’abolizione del garante, e il 72 per cento per abolire la regola dei due mandati. Al momento non è chiaro cosa accadrà, e se la ripetizione del voto potrà cambiare questo risultato, in cui di fatto gli iscritti avevano chiesto di liberarsi di Grillo, come auspicato da Conte. La nuova votazione sarà valida solo se parteciperà più della metà degli iscritti aventi diritto.

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