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  • Lunedì 2 dicembre 2024

I Socialdemocratici sono stati i più votati alle elezioni parlamentari in Romania

Hanno battuto l'estrema destra, che si pensava potesse ripetere il buon risultato delle presidenziali di pochi giorni fa

Marcel Ciolacu, primo ministro uscente della Romania, del Partito Socialdemocratico (AP Photo/Vadim Ghirda)
Marcel Ciolacu, primo ministro uscente della Romania, del Partito Socialdemocratico (AP Photo/Vadim Ghirda)
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Il Partito Socialdemocratico (PSD) è stato il più votato alle elezioni parlamentari che si sono tenute domenica in Romania. Ha ottenuto quasi il 23 per cento dei voti, battendo il partito di estrema destra Alleanza per l’unità dei romeni (AUR), che si è fermato al 18 per cento.

Dal 2021 il PSD governa insieme al Partito Nazionale Liberale (PNL) in una cosiddetta “grande coalizione”, cioè un’alleanza tra i maggiori partiti del centrosinistra e del centrodestra che fino a quel momento erano stati avversari. Il primo ministro è dal 2023 Marcel Ciolacu. Alle elezioni di domenica il PNL è stato il terzo partito più votato, con circa il 14 per cento delle preferenze. L’Unione Salva Romania (USR), di centrodestra e all’opposizione, è arrivata quarta.

PSD e PNL hanno dominato la politica romena dalla fine del regime comunista nel 1989, gestendo passaggi storici come l’ingresso del paese nella NATO del 2004 e nell’Unione Europea del 2007, ma sono oggi più impopolari che in passato.

Il risultato del PSD è piuttosto sorprendente e si pensava che i partiti di destra potessero andare meglio: questo anche perché pochi giorni fa c’erano state le elezioni presidenziali, dove il più votato era stato a sorpresa Călin Georgescu, candidato nazionalista e filoputiniano, che andrà al ballottaggio con Elena Lasconi dell’USR. Il leader del PSD Ciolacu era invece arrivato terzo.

– Leggi anche: Il candidato che ha spiazzato tutti alle elezioni romene

Georgescu non aveva un partito che partecipava alle elezioni parlamentari di domenica, ma si pensava che il suo risultato alle presidenziali potesse comunque favorire il suo ex partito, l’Alleanza per l’unità dei romeni (AUR), con posizioni simili alle sue.

Le elezioni parlamentari sono più importanti delle presidenziali, perché decidono il governo (anche se comunque il presidente ha un ruolo attivo in politica, nomina il primo ministro e rappresenta il paese all’estero). Di solito il compito di formarlo viene assegnato al partito che riceve maggiori consensi, quindi in questo caso toccherebbe di nuovo al PSD.