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  • Lunedì 2 dicembre 2024

Joe Biden ha concesso la grazia al figlio Hunter

Per le accuse di possesso illegale di arma da fuoco e evasione fiscale, nonostante avesse detto che non lo avrebbe fatto

Joe e Hunter Biden (AP Photo/Susan Walsh, File)
Joe e Hunter Biden (AP Photo/Susan Walsh, File)
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Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha deciso di concedere la grazia «piena e incondizionata» al figlio Hunter «per quei reati contro gli Stati Uniti che ha commesso, potrebbe aver commesso o a cui ha preso parte nel periodo che va dal primo gennaio del 2014 al primo dicembre del 2024». Nei mesi scorsi Hunter Biden era stato al centro di due casi giudiziari per reati federali: era stato prima condannato da un tribunale del Delaware per possesso illegale di arma da fuoco, e la sentenza era attesa per il prossimo 12 dicembre; e poi si era dichiarato colpevole per evasione fiscale in California: la sentenza era attesa per il 16 dicembre. Rischiava una condanna complessiva fino a 25 anni di carcere.

Joe Biden ha deciso di graziare il figlio nonostante in precedenza avesse promesso che non avrebbe interferito con la giustizia e a poche settimane dall’insediamento del nuovo presidente eletto Donald Trump. Biden ha giustificato la propria decisione accusando le procure di aver agito per ragioni politiche per colpire lui attraverso il figlio: «Nel cercare di spezzare lui hanno cercato di spezzare me».

Hunter Biden ha 54 anni, nel tempo è finito a più riprese al centro di alcuni scandali e a partire dalla campagna presidenziale di suo padre per le elezioni del 2020 era stato al centro di varie teorie complottiste della destra americana legate al suo ruolo di membro del consiglio di amministrazione di un’azienda ucraina di gas naturale nel 2014.

Lo scorso giugno Hunter Biden era stato giudicato colpevole di tre capi d’accusa legati all’acquisto e al possesso di una pistola e, in particolare, per aver mentito in due dichiarazioni nei moduli compilati per l’acquisto stesso dell’arma: aveva infatti dichiarato di non essere dipendente da droghe, in un periodo in cui ne era abituale consumatore. Nel settembre del 2024, davanti a un tribunale federale di Los Angeles, Hunter Biden si era dichiarato colpevole di tutti e nove i capi d’imputazione a suo carico per aver cercato di non pagare almeno 1,4 milioni di dollari (circa 1,3 milioni di euro) in tasse sul reddito nel periodo compreso tra il 2016 e il 2019.

Donald Trump ha commentato la concessione della grazia a Hunter Biden facendo riferimento ai suoi sostenitori condannati per l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021: «La grazia concesso da Joe a Hunter include gli ostaggi del 6 gennaio, che sono stati imprigionati per anni? Che abuso e errore giudiziario!». Nelle ultime settimane prima della fine del suo primo mandato, Donald Trump aveva graziato più di cento persone che in diversi casi avevano legami con lui o con la sua amministrazione. Tra loro c’era anche Steve Bannon, ex consigliere e stratega di Trump e noto attivista di estrema destra, che era stato arrestato con l’accusa di truffa e riciclaggio di denaro.