In Guinea molte persone sono morte durante gli scontri che ci sono stati dopo una partita di calcio
Domenica in Guinea, paese dell’Africa occidentale, molte persone sono morte durante gli scontri che ci sono stati dopo una partita di calcio giocata nella città di N’Zérékoré, la seconda più grande del paese dopo la capitale Conakry. Secondo quanto raccontato dai media locali, le violenze sono cominciate dopo che i tifosi della squadra ospite, della città di Labé, hanno invaso il campo e cominciato a lanciare pietre contro l’arbitro, per contestare una sua decisione. La polizia, a quel punto, ha risposto caricando i tifosi e sparando contro di loro gas lacrimogeni. Non si sa con precisione il numero ufficiale dei morti: l’agenzia di stampa AFP, che cita fonti ospedaliere locali, ha detto che ci sarebbero «decine di morti», e un medico del posto ha parlato addirittura di un centinaio.
Dopo l’inizio dei disordini allo stadio ci sono stati scontri anche nel resto della città: un commissariato di polizia poco lontano è stato saccheggiato e bruciato da alcuni rivoltosi. In serata la sicurezza in città è stata rafforzata e l’ospedale, il tribunale e un accampamento militare sono stati circondati da militari di guardia. Nella notte i residenti hanno detto di aver sentito degli spari di avvertimento per le strade.