• Mondo
  • Venerdì 29 novembre 2024

Le prime immagini della “nuova” Notre-Dame

Gli ambienti interni della cattedrale sono stati mostrati al pubblico per la prima volta dall'incendio di cinque anni fa, durante una visita di Macron

(Christophe Petit Tesson/AP)
(Christophe Petit Tesson/AP)
Caricamento player

Venerdì il presidente francese Emmanuel Macron ha visitato per la prima volta Notre-Dame dal completamento del restauro avviato in seguito al grande incendio che distrusse parte della cattedrale di Parigi cinque anni fa. È la prima volta che gli ambienti restaurati della cattedrale, che riaprirà ufficialmente l’8 dicembre, vengono mostrati al pubblico. Nella visita Macron ha attraversato diversi ambienti: la navata centrale, la crociera del transetto, il recinto nord del coro, la cappella di Saint-Marcel, il deambulatorio e, infine, il coro. Le foto degli interni restaurati, scattate dal fotografo francese Patrick Zachmann, erano state mostrate in anteprima dal quotidiano francese Le Parisien.

Notre-Dame è considerata uno dei simboli della Francia e uno dei monumenti più famosi al mondo: prima di chiudere era visitata da più di 12 milioni di persone all’anno, e dopo l’incendio era stata definita dallo stesso Macron «l’epicentro» della vita pubblica francese.

L’incendio di cinque anni fa provocò il crollo della grande guglia centrale (la flèche) e di due terzi del tetto, il danneggiamento della volta interna e la distruzione di alcune opere d’arte e reliquie religiose. Le dimensioni dell’incendio e la velocità con cui si allargò furono facilitate dal fatto che la struttura del tetto era costruita interamente in legno.

Le cause dell’incendio non sono ancora certe, ma dalle indagini svolte nei mesi successivi erano uscite due ipotesi prevalenti: un cortocircuito elettrico o un mozzicone di sigaretta spento male, da cui poi divampò il fuoco che bruciò il sottotetto della chiesa, la cosiddetta “foresta”, fatta di enormi travi di quercia che si incrociavano con scale e passatoie. Il fuoco raggiunse la flèche, che dopo circa un’ora crollò davanti agli occhi e ai telefoni di migliaia di persone assiepate lungo la Senna. A febbraio, dopo lunghi lavori di restauro, erano state rimosse le impalcature attorno alla nuova guglia, che era stata issata sulla cupola della chiesa già nel novembre del 2023.