La grande indagine antitrust contro Microsoft
È stata aperta negli Stati Uniti e riguarda i servizi di intelligenza artificiale, cybersicurezza e cloud computing
Negli Stati Uniti la Federal Trade Commission, l’agenzia governativa che si occupa di tutela dei consumatori, di privacy e di concorrenza, ha aperto un’indagine per stabilire se Microsoft abbia violato le leggi antitrust del paese. L’agenzia ha recentemente inviato all’azienda una richiesta formale di informazioni su diversi suoi servizi e prodotti di intelligenza artificiale, cybersicurezza e cloud computing, ovvero di quei servizi che offrono la gestione di grandi quantità di dati attraverso server connessi tra loro.
Il sospetto dell’agenzia è che Microsoft abbia strutturato i suoi servizi in modo da penalizzare i concorrenti, un comportamento che violerebbe le regole della concorrenza data l’importanza e la grandezza dell’azienda. Parlando di potenziali rischi sulla concorrenza da parte di Microsoft, in una precedente dichiarazione la Federal Trade Commission aveva citato il gruppo industriale NetChoice, che rappresenta i fornitori di cloud computing concorrenti Google e Amazon: NetChoice accusava Microsoft di costringere i consumatori ad acquistare licenze software aggiuntive e pagare una penale se volevano utilizzare i prodotti Office di Microsoft, come Excel e Word, ma i servizi di un altro fornitore di cloud.
La Federal Trade Commission sta anche indagando sulle attività di Microsoft nel campo dell’intelligenza artificiale, dato che l’azienda è diventata il maggior investitore nella start-up di intelligenza artificiale OpenAI, che possiede ChatGPT, con la quale si è alleata per vendere l’accesso ai sistemi di OpenAI attraverso Azure, la piattaforma di cloud computing di Microsoft. L’azienda ha inoltre inserito l’intelligenza artificiale in molti suoi prodotti, fra cui il motore di ricerca Bing.
Microsoft è stata fondata nel 1975 ed è una delle aziende d’informatica più importanti al mondo. Oltre alla produzione del software operativo Windows, negli ultimi anni si è allargata, acquisendo molte società e differenziando la sua offerta. Possiede per esempio la piattaforma di social media LinkedIn e la piattaforma di videogiochi Xbox. L’anno scorso ha anche comprato la società di software per videogiochi Activision Blizzard per 69 miliardi di dollari, una vendita che la Federal Trade Commission aveva criticato ma che non è riuscita a bloccare.
La Federal Trade Commission è un’agenzia governativa guidata da persone nominate dal presidente uscente Joe Biden. La sua presidente, la 35enne Lina Khan, nota per le sue posizioni molto critiche nei confronti del monopolio esercitato dalle grandi compagnie tecnologiche, fu nominata nel 2021 ed è quasi certo che verrà sostituita una volta che Donald Trump si insedierà come nuovo presidente a gennaio del 2025.
Non è quindi chiaro cosa ne sarà di questa e delle altre indagini che l’agenzia sta portando avanti contro alcune multinazionali, così come per quelle iniziate dal dipartimento di Giustizia. Al momento la Federal Trade Commission ha cause aperte per violazioni della legge sulla concorrenza contro Amazon e Meta, mentre il dipartimento di Giustizia ha citato in giudizio anche Google e Apple.