È stato assolto in appello l’ex custode della Città della Scienza di Napoli, accusato dell’incendio del 2013

Le macerie della Città della Scienza di Napoli dopo l'incendio del 2013 (ANSA/ CESARE ABBATE)
Le macerie della Città della Scienza di Napoli dopo l'incendio del 2013 (ANSA/ CESARE ABBATE)

La quarta sezione della Corte di Appello di Napoli ha assolto Paolo Cammarota per l’incendio della Città della Scienza, il museo interattivo di Napoli bruciato nella notte tra lunedì 4 marzo e martedì 5 marzo 2013. Cammarota era ai tempi il custode della Città della Scienza ed era stato accusato di aver aperto la porta del museo a qualcuno che aveva poi appiccato l’incendio. L’autore dell’incendio non è stato mai trovato, ma Cammarota era stato condannato in primo grado nel 2016 per il reato di crollo e di disastro doloso.

Nel 2018 era stato assolto dalla Corte di Appello, ma un anno dopo la Cassazione aveva annullato l’assoluzione e disposto un nuovo processo d’appello, che si era concluso nel 2022 con una sentenza di colpevolezza. Cammarota aveva fatto ricorso in Cassazione chiedendo il rinvio a un’altra sezione della Corte di Appello. Ora Cammarota è stato nuovamente assolto per non aver commesso il fatto. In attesa che vengano rese pubbliche le motivazioni della sentenza, tra 90 giorni, la Fondazione Idis Città della Scienza ha fatto sapere che valuterà se presentare o meno un nuovo ricorso in Cassazione.