Diverse persone tra le nomine di Trump hanno ricevuto minacce e allarmi bomba

Il presidente eletto Donald Trump (AP Photo/Evan Vucci)
Il presidente eletto Donald Trump (AP Photo/Evan Vucci)

Mercoledì il comitato che si occupa della transizione per conto del presidente eletto Donald Trump ha fatto sapere che tra martedì sera e mercoledì mattina diverse persone tra quelle scelte per ricoprire incarichi nella sua amministrazione sono state oggetto di minacce di vario tipo: alcune hanno ricevuto allarmi bomba e altre invece sono state vittima del cosiddetto “swatting”, pratica con cui si denuncia alla polizia un urgente pericolo di un crimine violento, con l’obiettivo di spaventare o molestare qualcuno tramite l’irruzione magari molto concitata e armata delle forze dell’ordine.

L’FBI ha confermato di essere a conoscenza delle diverse minacce e di stare indagando. Non ci sono state conseguenze per le persone coinvolte, tra cui la deputata Elise Stefanik, scelta da Trump come prossima ambasciatrice presso le Nazioni Unite, Matt Gaetz, la prima scelta di Trump come procuratore generale, e l’ex deputato Lee Zeldin, scelto per guidare l’Environmental Protection Agency (EPA), l’ente governativo che si occupa della tutela dell’ambiente. Secondo fonti citate da Associated Press sono state oggetto di minacce anche Susie Wiles, prossima capa di gabinetto di Trump, e Pam Bondi, l’ex procuratrice generale della Florida scelta per diventare procuratrice generale al posto di Gaetz.

Gli allarmi bomba e lo “swatting” sono un problema ormai piuttosto comune per le forze dell’ordine statunitensi, poiché è diventato più facile contattare in modo anonimo le autorità o lasciare messaggi di minaccia. Capita spesso che le vittime siano importanti funzionari pubblici, politici e persone famose.

– Leggi anche: Trump sta violando tutte le regole informali della transizione