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  • Mercoledì 27 novembre 2024

Per entrare nel partito di Sahra Wagenknecht bisogna fare un colloquio

Migliaia di persone stanno aspettando di fissarne uno per diventare membri del partito tedesco, una pratica assai inusuale

Sahra Wagenknecht a ottobre 2024 (ANSA/Future-Image via ZUMA Press)
Sahra Wagenknecht a ottobre 2024 (ANSA/Future-Image via ZUMA Press)

Diventare membro di un partito politico italiano è abbastanza semplice: bisogna compilare un modulo online, pagare una quota associativa e attendere che la propria richiesta venga valutata e accettata. Si viene accettati quasi sempre, a meno che la persona in questione non abbia delle caratteristiche specifiche: Fratelli d’Italia per esempio nel suo regolamento dice che la richiesta potrebbe essere rifiutata se l’immagine o la «condotta pubblica» della persona richiedente non fossero «in linea con le finalità e il rigore» del partito, o se fosse comprovato il rischio di «infiltrazioni mafiose o delinquenziali».

In Germania la procedura è molto simile per quasi tutti i partiti, con l’eccezione dell’Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW), che ha detto di voler scegliere attentamente i propri membri e chiede a ogni potenziale tesserato di sostenere un colloquio. La BSW è un partito populista fondato da un’importante politica della sinistra radicale, Sahra Wagenknecht, con posizioni di sinistra in economia e argomenti molto vicini a quelli dell’estrema destra su migranti e vaccini, nonché filorusso e contrario al sostegno all’Ucraina. In Europa Wagenknecht si sta avvicinando al Movimento 5 Stelle e pochi giorni fa era presente alla sua Assemblea costituente, in cui è stata intervistata da Giuseppe Conte.

Diventare membro di un partito permette di prender parte alle riunioni, di partecipare alle votazioni interne, come le primarie a livello nazionale e locale e i referendum consultivi, di esprimere la propria opinione riguardo alla linea politica, e anche di candidarsi per ricoprire incarichi istituzionali.

Sahra Wagenknecht annunciò la creazione della BSW a ottobre dell’anno scorso e il partito fu fondato ufficialmente a gennaio del 2024. A meno di un anno dalla sua fondazione il partito ha ottenuto buoni risultati e il consenso nei suoi confronti è in aumento. Il numero dei suoi membri è però ancora piuttosto basso: sono circa un migliaio e questo dipende dalla sua insolita politica di ammissione.

Ogni persona può diventare sostenitrice della BSW facendo delle donazioni, che permettono di accedere ad alcune riunioni di gruppo riservate; diventare membro richiede però qualche sforzo in più. Bisogna farsi conoscere dai propri rappresentanti locali e riuscire a ottenere un colloquio con uno di loro, che in seguito invia le sue impressioni al comitato esecutivo del partito. A quel punto il comitato decide se inoltrare o meno l’invito a diventare membro. Al momento le richieste in attesa di risposta sono oltre 13mila.

Recentemente la Frankfurter Allgemeine Zeitung ha parlato con una donna di 55 anni dello stato dell’Assia, chiamata col nome di fantasia Simone, che ha avuto un colloquio con Ali Al-Dailami, parlamentare e presidente dell’associazione statale della BSW dell’Assia. Seduti a un tavolo di un caffè della città di Kassel, Al-Dailami, che negli ultimi mesi ha fatto circa duecento colloqui, ha invitato Simone a «non essere nervosa» e che l’obiettivo di quella conversazione era non solo conoscerla ma anche darle la possibilità di fare domande sul partito ed esprimere delle eventuali critiche.

Durante il colloquio Al-Dailami le ha fatto domande sulla sua vita, la sua carriera e le sue idee politiche, ma anche cosa le piacesse di Sahra Wagenknecht e perché volesse diventare membro della BSW. Una domanda importante ha riguardato la storia politica di Simone: Al-Dailami le ha chiesto esplicitamente se avesse fatto parte in passato di un qualsiasi partito, dato che sin dalla sua fondazione la BSW aveva detto che non avrebbe accettato membri o ex membri di Alternative für Deutschland.

Qualche mese fa in Sassonia un uomo di nome Hans Kappelt si era presentato a un incontro introduttivo con la presidente statale della BSW, Sabine Zimmermann, dicendo di voler diventare membro. Poco dopo il partito aveva però scoperto che l’uomo si chiamava in realtà Olaf ed era un membro di AfD, con cui era stato candidato a Brema alle ultime elezioni federali. Al colloquio si era presentato indossando una parrucca. AfD aveva detto di non sapere che Kappelt si fosse proposto alla BSW.

Wagenknecht aveva presentato questa storia come un successo e una prova dell’utilità dei suoi metodi di selezione. Molte persone, anche fra i suoi elettori, continuano però a criticare questo approccio: sostengono che la BSW abbia tendenze autoritarie e stia volutamente mantenendo il numero dei suoi iscritti basso per creare un gruppo di membri fedeli e obbedienti.

La BSW rifiuta queste critiche e dice che invece la procedura di selezione serve a evitare che un neonato partito con ancora un programma poco definito venga snaturato dall’ingresso indiscriminato di migliaia di persone. Parlando con la Frankfurter Allgemeine Zeitung anche Ali Al-Dailami ha confermato questa linea, dicendo che, quando i partiti si formano, finiscono per attrarre un «miscuglio disordinato di persone».

Per difendere i suoi metodi di selezione il partito ha spesso fatto riferimento proprio alla storia di Alternative für Deutschland, fondato nel 2013 da esperti di economia euroscettici e nazional-liberali che furono messi in minoranza da altri membri provenienti da ambienti neonazisti.

Il riferimento ad AfD non è casuale. Quando Sahra Wagenknecht fondò la BSW disse che il suo nuovo partito si rivolgeva «seriamente» a chi vota l’estrema destra di Alternative für Deutschland «per rabbia e disperazione, ma non perché è di destra». Al tempo era capogruppo al parlamento tedesco della Linke, il tradizionale partito della sinistra radicale in Germania, ma per alcune sue idee in contrasto con gli altri esponenti della Linke era apprezzata anche a destra: prima che prendesse seriamente le distanze dall’AfD, il suo nome veniva spesso invocato alle manifestazioni del partito e alla fine del 2022 il mensile di riferimento di AfD, Compact, le aveva dedicato la copertina. Il titolo era “La migliore cancelliera – una candidata per la sinistra e per la destra”.

Il partito di Wagenknecht infatti piacque da subito soprattutto agli elettori più disillusi provenienti dai partiti tradizionali. Pochi mesi dopo la sua fondazione, alle elezioni europee di giugno, la BSW prese il 6 per cento dei voti, riuscendo a fare eleggere sei europarlamentari e sottraendo consensi soprattutto ai Socialdemocratici (SPD) di Olaf Scholz. Ebbe poi particolarmente successo a quelle di settembre negli stati della Turingia, della Sassonia e del Brandeburgo, dove arrivò terza: nei primi due casi dietro ad AfD e all’Unione Cristiano-Democratica (CDU) di centrodestra, e nel terzo dopo l’SPD e AfD. Questi risultati l’hanno resa difficile da ignorare nelle trattative fra SPD e CDU per la creazione di nuove coalizioni a livello statale che escludano AfD, che sono ancora in corso.