È iniziato il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah
Molti sfollati libanesi stanno tornando nelle loro città, nonostante l'esercito israeliano li abbia avvertiti di aspettare
Alle 4 di mattina locali (le 3 in Italia) è iniziato il cessate il fuoco tra Israele e il gruppo politico e militare libanese Hezbollah, stabilito con un accordo mediato dagli Stati Uniti e dalla Francia e presentato martedì sera dal governo di Israele.
Nonostante l’inizio del cessate il fuoco l’esercito israeliano ha avvertito le persone libanesi sfollate dall’inizio degli attacchi israeliani di non tornare subito nelle loro città e di non avvicinarsi alle aree precedentemente evacuate. In un post su X il portavoce arabo dell’esercito israeliano, Avichay Adraee, ha detto ai residenti libanesi che è «vietato loro dirigersi verso le città che l’esercito aveva ordinato di evacuare o verso i militari israeliani presenti nella zona».
Ciononostante già nelle prime ore successive all’inizio del cessate il fuoco moltissime persone libanesi hanno cominciato a dirigersi verso le città del sud del Libano da cui erano scappate, in particolare Tiro, una delle più colpite da Israele. I giornalisti presenti sul posto stanno segnalando diversi ingorghi sull’autostrada principale che collega la capitale Beirut al sud, con auto piene di valigie, materassi e altri beni che erano stati portati via dagli sfollati al momento della loro evacuazione. I soldati israeliani sono ancora presenti in alcune parti del sud, e il loro ritiro dovrebbe avvenire gradualmente nel corso dei 60 giorni di cessate il fuoco. Nel frattempo è previsto che l’esercito libanese aumenti la propria presenza nel sud con 5.000 soldati aggiuntivi.
L’accordo prevede un cessate il fuoco della durata di 60 giorni e il ritiro dell’esercito israeliano dalle zone meridionali del Libano, mentre Hezbollah dovrebbe spostare le sue forze a nord del fiume Litani (o Leonte). In questo modo nel sud del Libano si creerebbe una zona cuscinetto dove dovrebbe intervenire l’esercito regolare libanese, che non è quello di Hezbollah.
L’accordo comunque non sembra molto solido: non è chiaro come il governo libanese potrà controllare Hezbollah e l’area a sud del fiume Litani, mentre il governo israeliano ha detto di essere pronto a riprendere gli attacchi anche solo se dovesse ritenere che Hezbollah stia «cercando di riarmarsi».
Il cessate il fuoco dovrebbe mettere fine almeno temporaneamente alla fase più intensa degli attacchi di Israele sul Libano, compiuti da fine settembre, quando l’esercito israeliano aveva anche invaso il sud del Libano, sostenendo di voler mettere in sicurezza il suo confine settentrionale e smantellare la presenza di Hezbollah.
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