Il gruppo siderurgico tedesco Thyssenkrupp taglierà 11mila posti di lavoro entro il 2030

Lo stabilimento di ThyssenKrupp a Duisburg, in Germania (AP Photo/Martin Meissner)
Lo stabilimento di ThyssenKrupp a Duisburg, in Germania (AP Photo/Martin Meissner)

Lunedì il gruppo siderurgico tedesco Thyssenkrupp ha annunciato che ridurrà i suoi dipendenti dagli attuali 27mila a 16mila.

L’azienda ha spiegato che la sua competitività è stata messa in difficoltà dell’aumento delle importazioni a basso costo, soprattutto quelle provenienti dall’Asia. Più nel dettaglio il piano prevede 5mila esuberi nei reparti della produzione e dell’amministrazione, altri 6mila posti di lavoro nel comparto vendite saranno invece affidati a ditte esterne o eliminati.

Il responsabile del settore acciaio della Thyssenkrupp, Dennis Grimm, ha dichiarato che la riduzione punta a garantire prospettive di lavoro a lungo termine. L’acciaieria ha inoltre fatto sapere che spera di evitare i licenziamenti e che punterà invece a ridurre il personale con uscite volontarie. Il sindacato IG Metall, che rappresenta gran parte della forza lavoro e sta gestendo le trattative anche con Volkswagen, ha definito il piano come «una catastrofe» per i dipendenti.

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